"Io sono sempre stato dalla parte di chi vuole cambiare l’Italia, semplicemente questo. Sono per il federalismo. Guardi, vista la mia età penso che con questa esperienza a Roma sarà l’ultima volta che ci proverò a cambiare le cose. E spero che molti altri italiani con capacità ed esperienza si mettano in gioco, provino a lavorare e non a denigrare, chi invece si impegna a migliorare e a rendere più efficienti e meno sprecone le nostre amministrazioni pubbliche". Così il veneto Massimo Colomban, neo assessore alle Partecipate del Comune di Roma , commenta al 'Il Messaggero' la candidatura nel 2010 a sostegno di Zaia governatore, in lista con 'Alleanza di Centro-Democrazia Cristiana'.
Più di qualcuno pensa che il suo nome sia stato indicato direttamente dalla Casaleggio a Associati. "Bugie - risponde Colomban -. Io Gianroberto l'ho conosciuto, lo abbiamo ospitato a Treviso insieme a Grillo per un incontro, mi chiesero di portare un po' di imprenditori che erano riuniti in Confapri. Ma sono stato chiamato dalla sindaca e da alcuni assessori e funzionari di Roma, li ho sentiti puliti e onesti, oltre che determinati e professionali, ed ho quindi accettato".
"Ho avuto brevissime esperienze politiche, sempre rivolte al supportare gli innovatori, come ad esempio, è vero, il presidente Zaia, in Regione Veneto, che ha sostituito Galan; ma ho apprezzato anche pubblicamente certe promesse di Renzi, soprattutto per il rilancio economico delle imprese nel 2014 - conclude il neo-assessore capitolino -. Io mi metto a disposizione per migliorare le nostre amministrazioni pubbliche come avevo già fatto con il risanamento e rilancio di Sviluppo Italia Veneto e nel risanamento e rilancio del Parco scientifico e tecnologico Vega in Venezia Marghera".