"La decisione di approvare la riforma del Titolo V fu assunta dalla maggioranza di centrosinistra dopo le mie dimissioni da presidente del Consiglio". E' quanto si legge in una lettera di Massimo D'Alema a La Stampa, che verrà pubblicata domani in replica a quanto scritto oggi dal quotidiano nella rubrica 'Secondo me', in cui si parla di "una riforma mal scritta e mal pensata (governi D’Alema e Amato) del Titolo V, cui il ddl Boschi cerca di porre rimedio. Risale ad allora, peraltro, il pessimo precedente di approvarsela con i soli voti di maggioranza".
"Io personalmente - sottolinea D'Alema - ho sempre sostenuto, sin da allora, che approvare una riforma costituzionale di quella portata con una ristretta maggioranza parlamentare fosse un errore. Questi sono i fatti ampiamente riscontrabili. Gradirei se ne prendesse atto una volta per tutte".