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Referendum trivelle, niente quorum. Renzi: "Hanno vinto i lavoratori"

Referendum trivelle, niente quorum. Renzi:
17 aprile 2016 | 12.48
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Non è stato raggiunto il quorum per il referendum sulle trivellazioni in mare. L'affluenza nei comuni italiani si è fermata poco sopra il 32%.

"Basta con le polemiche, l'Italia torni a fare l'Italia, un grande Paese che non può permettersi l'odio sconsiderato di questa campagna" è l'appello con cui il premier Matteo Renzi ha concluso la sua dichiarazione da Palazzo Chigi, commentando l'esito della consultazione.

"Ripartiamo tutti insieme, sapendo che nei prossimi anni c'è molto da fare - ha esortato ancora il premier, rivolgendosi a chi ha votato sì e a chi ha votato no - Alle elezioni politiche ciascuno potrà votare per chi crede, ma fino ad allora rimbocchiamoci le maniche, l'Italia torni a fare l'Italia senza utilizzare tutte le occasioni per alimentare la vecchia tiritera delle divisioni ideologiche e politiche".

Il governo non si considera "nella categoria dei vincitori". A vincere sono "gli operai, i lavoratori e gli ingegneri che domani rientreranno nei propri posti di lavoro. Abbiamo lavorato per loro" ha detto Renzi, sottolineando che l'abrogazione della norma "avrebbe portato a 11mila licenziamenti".

"Gli sconfitti ci sono - ha scandito il presidente del Consiglio - sono quei pochi consiglieri regionali e qualche presidente di Regione che hanno cavalcato questo referendum per esigenze personali, particolari, politiche". Secondo Renzi, il referendum "si poteva evitare" ed è stato "voluto non per discutere di energia ma per una conta interna da parte di qualcuno".

"Gli sconfitti non sono i cittadini che sono andati a votare. Chi vota non perde mai" ha rimarcato ancora il premier. "Ho sofferto la scelta di non andare a votare ma non per dubbi costituzionali" ha spiegato. L'istituzione del quorum, infatti, "permette di esprimere il dissenso dichiarato con la non partecipazione al voto". Il non votare, ha aggiunto il presidente del Consiglio, "è stato lo strumento più semplice per non mettere in crisi un intero settore".

"Sono andate a votare 14 milioni di persone. Un successo strepitoso che impegna il governo a cambiare politica industriale ed energetica" ha scritto su Twitter il presidente della Puglia, Michele Emiliano, tra i promotori del referendum.

Greenpeace chiede al governo di "prendere onestamente atto che un gran numero di italiani ha partecipato a questa consultazione per chiedere un futuro energetico diverso e una politica indipendente dalle lobby fossili. Un governo attento alla democrazia, all'indomani di un esito referendario come questo, aprirebbe un serio dibattito pubblico sul futuro energetico del Paese".

I leader politici ai seggi (FOTO)

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