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Niente benedizioni in una scuola bolognese, Tar accoglie ricorso dei genitori

Immagine di repertorio (Fotogramma)
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12 febbraio 2016 | 18.00
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Non si placa la polemica, sotto le Due Torri, attorno alla sentenza del Tar dell'Emilia Romagna che ha annullato la delibera del consiglio d'istituto di una scuola bolognese che lo scorso anno aveva autorizzato le benedizioni pasquali all'interno dell'edificio, in orario extrascolastico. Praticamente immediata la reazione della Curia che ieri ha espresso "stupore e amarezza" per una scelta che, ha spiegato in una nota, "non appare condivisibile".

Se, dunque, per la Curia, "escludere la dimensione religiosa dalla scuola e pensare di ridurla a una sfera meramente individuale non contribuisce all'affermazione di una laicità correttamente intesa", per il parlamentare Dem Andrea De Maria "il doveroso rispetto per tutte le fedi religiose, ed anche per chi sceglie di non essere religioso, non deve tradursi in una specie di discriminazione al contrario".

Di parere diametralmente opposto Sel, che per voce del consigliere comunale di Bologna Mirco Pieralisi, rimarca come quella del Tar sia "una buona sentenza". "L'insegnamento della religione cattolica all'interno dell'orario scolastico che scompone sezioni e alunni, già a partire dai 3 anni, sulla base delle scelte ideali o confessionali degli adulti - sostiene Pieralisi - costituisce già un limite alla laicità della scuola". Pertanto, afferma il consigliere di Sel, "piuttosto che proporre ulteriori momenti di separatezza, sarebbe invece il caso di valorizzare al massimo tutti i percorsi e i progetti di integrazione, relazione e scambio tra le persone, le religioni e le diverse culture".

Dello stesso avviso l'Uaar, l'Unione degli atei e degli agnostici razionalisti che ha sostenuto anche economicamente il ricorso al Tar Emilia Romagna, contro la decisione della scuola. "La religione può certamente entrare a scuola: lo deve semplicemente fare come tutti gli altri fenomeni oggetto di studio, non come attività di culto" precisa il coordinatore del Circolo Uaar di Bologna, Roberto Grendene, respingendo la "versione clericale del concetto di laicità operata dalla curia" che "trova ora sponde anche della sinistra Pd, con il parlamentare Andrea de Maria".

Il Circolo Uaar di Bologna ricorda infine di essere "a disposizione delle scuole per approfondimenti e confronti sul concetto di laicità e per il dialogo tra religioni e concezioni del mondo, basate su valori esclusivamente umani".

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