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Riforme, la superghigliottina di Grasso per Calderoli: "Emendamenti irricevibili"

Pietro Grasso (Infophoto) - INFOPHOTO
Pietro Grasso (Infophoto) - INFOPHOTO
29 settembre 2015 | 13.14
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"Considero non inammissibili (l'inammissibilità è infatti riferita al merito) ma irricevibili gli stessi emendamenti, fermi restando invece quelli già ricevuti dalla presidenza della commissione Affari costituzionali e ripresentati in assemblea, al netto di quelli ritirati". Lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso in aula a proposito dei milioni di emendamenti presentati da Roberto Calderoli al ddl riforme. Restano in piedi i 500mila depositati in commissione e ripresentati in aula. Grasso ha motivato la sua decisione alla luce del carattere "abnorme" del numero di emendamenti.

Dichiarare irricevibili i milioni di emendamenti al ddl riforme si è reso necessario "per rispettare i tempi stabiliti dal calendario dei lavori", dice ai senatori il presidente Grasso, secondo cui "la presidenza è oggettivamente impossibilitata" a vagliarli, se non al prezzo di un precedente capace di bloccare i lavori "per un tempo incalcolabile", non essendo nemmeno possibile calcolare il tempo ipoteticamente necessario per esaminarli nel merito (grosso modo, comunque, ha detto all'incirca 17 anni).

Replica di Calderoli - "E' abnorme il numero di 85 milioni di emendamenti? Può darsi, ma non è abnorme un governo che si rifiuta di parlare con la sua stessa maggioranza e con l'opposizone? Tra Italicum e riforma costituzionale credo che sia in atto una deriva autoritaria", dice Roberto Calderoli intervenendo in aula. "Quanto il ministro Boschi parla di 'misure eccezionali'" per limitare il numero degli emendamenti "a me vengono in mente i tribunali speciali del ventennio fascista", aggiunge il senatore leghista.

Poi il botta e risposta tra il presidente del Senato e il vice presidente leghista, 'vittima' della superghigliottina che ha tranciato 75 milioni di emendamenti al ddl riforme. Grasso ha suggerito al senatore leghista di "far sapere quelli che sono importanti" tra i 'sopravvissuti'. Calderoli ha replicato assicurando la propria "massima riflessione" sulla questione, "ci penserò stanotte, magari auto-emendandomi". Subito dopo, Grasso ha aperto formalmente la fase dell'illustrazione degli emendamenti all'art.1 del ddl Boschi.

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