Dal popolo 'padano' a quello 'salviniano', la svolta della Lega (grazie a Fb e Twitter)
Diretta da Pontida
"La ruspa la uso per il governo non per i campi rom, per Renzi che è più pericoloso. Prima a casa Renzi poi sgomberiamo i campi rom". Matteo Salvini lo ha detto in un passaggio del suo intervento a Pontida, in occasione della festa del Carroccio. Il leader chiede il taglio delle tasse, "con un'aliquota al 15% per tutti, ma con chi non paga le tasse finisce in galera". Poi rivolto alla Ue dice: "A Bruxelles certe direttive le facciamo ingoiare". /Fotogallery
"Mia scommessa - aggiunge - non è cambiare la Lega, perché la Lega è una passione: ho la 25esima tessera a 42 anni".
"Mi fa piacere che Papa Francesco a Torino abbia trovato il tempo per incontrare i rom. Sono sicuro che avrà incontrato anche i torinesi esodati", ha poi detto, dopo le critiche dei giorni scorsi nei confronti di Papa Bergoglio. Critiche su cui ha tenuto a precisare: "Non mi permetterei mai di attaccare il Papa. Sono l'ultimo dei buoni cristiani - ha aggiunto - ma il rispetto vuole rispetto. È giusto che il Pontefice chieda l'aiuto per tutto il mondo ma è giusto che chi è pagato dai cittadini italiani faccia il loro interesse prima di quello di altri".
Salvini arrivando a Pontida alla domanda se il Senatur debba essere ormai archiviato, aveva risposto: "Noi non archiviamo nessuno, non pugnaliamo nessuno, siamo riconoscenti nei confronti di chi ci ha portato fino a qui a differenza di Renzi che se ne fotte di tutto e di tutti". Una Pontida al sud? "Ci stiamo ragionando. Ci sono già proposte di località pronte ad accoglierci", annuncia Salvini.
Prima di lui parla proprio Umberto Bossi: "Tra poco ci sarà la guerra civile, abbiamo giovani che non avranno la pensione". "Per fare le alleanze ci vogliono i voti, ma noi non chiediamo i voti per i voti ma per fare le riforme, per cambiare il Paese. I voti per i voti, come crede Renzi, in democrazia non sono niente", ha poi detto il Senatur: "Le alleanze si devono fare solo con chi è ragionevole e capisce che le cose devono cambiare. Ben vengano quindi gli alleati che vogliono cambiare. Cosa sono le poltrone se non si cambia il Paese? Stare su una poltrona se non si cambia nulla -ha concluso Bossi- a noi non sta bene".
"Dopo aver dato vita al nuovo Statuto ieri, ho letto oggi che abbiamo dato vita ad una Lega nazionale. Pensate che io ho un nonno che a Bergamo ha fondato un movimento con il motto 'Bergamo nazione tutto il resto è meridione' e mi taglio una mano piuttosto che fare uno Statuto nazionale e centralista. La Lega ha sempre una sola finalità che è l'indipendenza della Padania". Così il vicepresidente del Senato e responsabile organizzativo della Lega Nord, Roberto Calderoli nel suo intervento.