I grillini contro "una enorme pubblicità 'rosso fuoco' della Fiat all'inizio di via della Conciliazione" che "violenta tutta la visuale di piazza San Pietro da ponte Sant'Angelo e Ponte Umberto I". Interrogazione al governo. "Se l'ad ama la Capitale tolga il cartellone". Il Campidoglio: "Pubblicità a piazza San Pietro non è a cura del Comune"
"'Venduto' a Marchionne uno degli scorci più belli di Roma. L'impossibile e l'assurdo è diventato possibile a Roma, dove da qualche giorno una enorme pubblicità 'rosso fuoco' della Fiat campeggia ad inizio di via Conciliazione violentando tutta la visuale di piazza San Pietro da ponte Sant'Angelo e Ponte Umberto I". Lo denunciano le senatrici Paola Taverna e Michela Montevecchi del Movimento 5 Stelle.
"I turisti sono allibiti, si recano sui ponti per fotografare uno degli angoli più belli della Città più Bella del Mondo, scuotono la testa e se ne vanno. Chi ha permesso di violentare così il paesaggio di Roma? - chiedono le grilline - Nei palazzi in ristrutturazione si devono realizzare teli con le sagome di monumenti storici, lasciarli bianchi o utilizzare almeno colori consoni", proseguono Paola Taverna e Michela Montevecchi membro della Commissione cultura del Senato.
"Ministro dove sei? Sindaco Marino dove sei? Soprintendenza delle Belle arti e paesaggio per il Comune di Roma dove sei? Il Movimento 5 Stelle presenterà una interrogazione urgente al governo per rivedere le norme", annuncia la Taverna. "Intanto se Marchionne ama Roma e l'Italia rimuova immediatamente questo scempio. Se non lo farà lui provveda il ministero o il Comune con le autorità preposte", concludono le senatrici del Movimento 5 Stelle.
Pronta la replica del Campidoglio, che in una nota diffusa in merito alla polemica sul grande cartellone pubblicitario esposto all’inizio di via della Conciliazione, ha precisato che "la sua installazione è stata disposta dallo Stato Città del Vaticano, in regime di extraterritorialità, poiché l’edificio appartiene al Vaticano". "Il regolamento sulla pubblicità adottato da Roma Capitale (che avrebbe previsto un formato più ridotto) non è dunque applicabile - spiega il Comune di Roma - Infine, eventuali rapporti istituzionali, finalizzati a valutare l’impatto della cartellonistica in queste fattispecie, possono essere tenuti soltanto dagli organi di governo, poiché si tratta di rapporti tra Stati, in questo caso regolati dai Patti Lateranensi".
VENDUTO A MARCHIONNE UNO DEGLI SCORCI PIU’BELLI DI ROMAL'impossibile e l'assurdo è diventato possibile a Roma, dove da...
Posted by Paola Taverna on Giovedì 21 maggio 2015