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M5S, 'spending review' da 10 milioni di euro con III Restitution Day

I grillini celebrano a Roma (Foto) la restituzione di parte di stipendi e diaria. Di Maio "possiamo salvare un'impresa al giorno per i prossimi 10 anni , i soldi li mettiamo noi dai nostri stipendi". E nasce il sito, www.microcredito5stelle.it a favore di aziende, piccoli imprenditori e commercianti. Da Fico a Di Battista, i commenti soddisfatti del movimento

L'assegno da 10 milioni di euro  del Movimento 5 Stelle
L'assegno da 10 milioni di euro del Movimento 5 Stelle
04 marzo 2015 | 13.56
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Dieci milioni di euro per il terzo Restitution Day del M5S, l'appuntamento con cui i grillini celebrano la restituzione di parte degli stipendi e diaria non spesa. La cifra è il risultato della somma del secondo e del terzo Restitution Day ma stavolta c'è una novità: l'inizio di un percorso, 'disegnato' dai 5 Stelle, per sostenere le imprese che vogliono accedere al fondo per le pmi istituito presso il ministero dello Sviluppo economico.

''Con questi fondi - spiega il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, membro del direttorio M5S, in una conferenza stampa al mercato di Testaccio a Roma (Guarda le foto) - possiamo salvare un'impresa al giorno per i prossimi 10 anni, i soldi li mettiamo noi dai nostri stipendi. Sappiamo bene che il problema per aziende, piccoli imprenditori e commercianti, non sono solo i soldi ma anche le lungaggini burocratiche. Per questo abbiamo creato un sito, www.microcredito5stelle.it che ha l'obiettivo di aiutare i cittadini a superare gli ostacoli''. Il tetto massimo finanziabile è fissato a 35mila euro.

Le imprese che otterranno il finanziamento ''lo avranno a tassi bassissimi - assicura Di Maio - e dopo tre mesi inizieranno a restituire. I soldi resi serviranno a finanziare altre imprese'', attivando un circolo virtuoso che ''nei prossimi 10 anni ci consentirà di aiutare oltre 40 imprese al mese''. Il vicepresidente della Camera lancia anche un appello alle altre forze politiche: ''In due anni il movimento è riuscito a restituire 10 milioni di euro. Quanto potremmo aiutare le imprese se lo facessimo tutti? Per questo lancio un appello, il Paese ne ha bisogno''.

Il fondo in cui i grillini versano parte dei loro stipendi e diaria non serve solo a supportare imprese in difficoltà, ma anche a finanziare aziende che vogliono nascere ma non hanno i soldi per farlo. ''Vogliamo consentire a chi ha un'idea di impresa - dice Di Maio - di mettersi in gioco, entrando a testa alta nelle banche, e non a testa bassa come avviene il più delle volte''.

Il percorso tracciato dai 5 Stelle ''prevede tre step per accedere al microcredito: innanzitutto bisogna recarsi nell'ufficio più vicino di consulenti del lavoro perché con loro abbiamo attivato una partnership gratuita. A questo punto c'è il passaggio ad un intermediario, possono essere le Poste o un istituto di credito, per accedere a un fondo che non chiede garanzie reali. Si può entrare a testa alta perché stavolta l'idea prevale su tutto". E infine "Una volta presentate le carte e approvato il progetto, trascorrono 10 giorni per avere il finanziamento". E se i cittadini dovessero trovarsi davanti ''a scuse improbabili, abbiamo un servizio di mail assistita per supportarli'', aggiunge Di Maio.

I 5 Stelle danno appuntamento ai cronisti fra tre mesi: ''Ci saremo -assicura Di Maio - con i primi imprenditori che hanno salvato le loro imprese o ne hanno aperta una grazie al fondo per il microcredito". Soddisfazione anche per gli altri componenti del movimento come Alessandro Di Battista, altro membro del direttorio tra i volti più noti del movimento. "E' una cosa buona, datecene atto. Un mare è fatto di tante gocce, se gli altri facessero lo stesso potremmo dare molto, molto di più alle imprese''.

Anche per il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, ''oggi si compie un altro tassello del programma con il quale ci siamo presentati alle elezioni nel 2013. Passo dopo passo cambieremo il Paese, con le norme e un mutamento culturale. Il taglio degli stipendi non è solo un atto politico che si contrappone alla scarsa politica dei partiti. E' un atto di costruzione di una cultura che dovrà cambiare l'Italia''.

''E' un giorno importante per tutti - sottolinea il capogruppo al Senato Andrea Cioffi - credo sia la prima volta al mondo che un gruppo politico fa qualcosa di simile''. Un giorno "speciale - gli fa eco Carla Ruocco, deputata e membro del direttorio voluto da Grillo e Casaleggio - se tagliassero gli stipendi anche gli altri questi fondi potrebbero lievitare''.

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