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Responsabilità delle toghe, rivalsa fino a metà dello stipendio

Pubblicate online le linee guida del ministero della Giustizia nell'ambito della riforma: "L'azione di rivalsa nei confronti del magistrato, esercitabile quando la violazione risulti essere stata determinata da negligenza inescusabile, diverrà obbligatoria"

(INFOPHOTO)
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04 agosto 2014 | 19.39
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La soglia dell'azione di rivalsa verso un magistrato sarà alzata fino alla metà del suo stipendio, mentre attualmente è fissata al massimo a un terzo, salvo casi di dolo. E' quanto si legge nelle linee guida della riforma della giustizia, pubblicate sul sito del dicastero di via Arenula.

"Un corretto funzionamento della responsabilità civile dei magistrati - si legge nel sito del ministero della Giustizia - costituisce un fondamentale strumento per la tutela dei cittadini ed un necessario corollario all'indipendenza ed all'autonomia della magistratura".

Da via Arenula si osserva che "il meccanismo previsto dalla legge Vassalli, adottato in esito al referendum abrogativo del 1987, ha funzionato in modo assolutamente limitato. La legge, infatti, pur condivisibile nell'impianto, prevede una serie di limitazioni per il ricorrente che, di fatto, finiscono per impedire l'accesso a questo tipo di rimedio e rendono poi aleatoria la concreta rivalsa sul magistrato ritenuto eventualmente responsabile. Si tratta, quindi, d'intervenire per rendere effettivo questo strumento".

Inoltre, "un'ulteriore esigenza di intervento è rappresentata dalle pronunce della Corte Europea di Giustizia, che sollecita una maggiore effettività nelle procedure previste per il riconoscimento delle responsabilità conseguenti alla errata applicazione del diritto comunitario da parte del giudice".

L'ampliamento dell'area di responsabilità è il primo punto ad essere indicato dalla riforma in tema di responsabilità civile dei magistrati. "L'intervento sull'attuale disciplina di settore riguarda in primo luogo il profilo dell'ampliamento dell'area di responsabilità su cui possa far leva chi è pregiudicato dal cattivo uso del potere giudiziario - spiega il ministero della Giustizia - in linea con il diritto dell'Unione Europea che include le ipotesi di violazione manifesta delle norme applicate ovvero manifesto errore nella rilevazione dei fatti e delle prove".

Inoltre, "la responsabilità sarà estesa, nella ricorrenza dei medesimi presupposti, al magistrato onorario. I giudici popolari resteranno responsabili nei soli casi di dolo". Si sottolinea poi che "uno degli obiettivi del progetto è il superamento del filtro", ovvero "di ogni ostacolo frapposto all'azione di rivalsa, nei confronti del magistrato, che lo Stato dovrà esercitare a seguito dell'avvenuta riparazione del pregiudizio subito in conseguenza dello svolgimento dell'attività giudiziaria".

Nel progetto di riforma messo a punto dal ministero della Giustizia, "l'azione di rivalsa nei confronti del magistrato, esercitabile quando la violazione risulti essere stata determinata da negligenza inescusabile, diverrà obbligatoria".

Quanto all'incremento della soglia della rivalsa, attualmente fissata, fuori dei casi di dolo, a un terzo dell'annualità dello stipendio del magistrato, "sarà innalzata e il limite verrà incrementato fino alla metà della medesima annualità. Resterà ferma l'assenza di limite all'azione di rivalsa nell'ipotesi di dolo".

Infine, ultimo punto delle linee guida, per quel che riguarda il coordinamento con la responsabilità disciplinare, "saranno rafforzati i rapporti tra la responsabilità civile del magistrato e quella disciplinare".

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