Contro il sindaco parmense dovrebbe essere adottato, a quanto apprende l’Adnkronos, quello che i grillini definiscono il ‘metodo Favia’. L’’interdizione’ dovrebbe arrivare via blog, con un post in cui si elencano tutti i presunti passi falsi del primo cittadino ducale, a partire dai punti di programma disattesi. Lui intanto posta su Facebook: “A Parma stiamo facendo bene, #avanticosì”
Questione di giorni, se non di ore. Gianroberto Casaleggio è deciso a tirare dritto: linea dura su Federico Pizzarotti. Contro il sindaco parmense dovrebbe essere adottato, a quanto apprende l’Adnkronos da autorevoli fonti M5S, quello che i grillini definiscono il ‘metodo Favia’, ovvero il ritiro dell’uso del logo del Movimento 5 Stelle. L’’interdizione’ dovrebbe arrivare via blog, con un post in cui si elencano tutti i presunti passi falsi del primo cittadino ducale, a partire dai punti di programma disattesi. Quindi in tempi più stretti rispetto al ‘tagliando’ di metà mandato ipotizzato dai vertici del Movimento per i sindaci in carica.
Rispetto a quanto accaduto a Bologna, la situazione in questo caso è di gran lunga più delicata, visto che ad essere espulso dal Movimento sarebbe non un semplice consigliere ma il sindaco, con inevitabili ripercussioni su giunta e consiglio comunale a maggioranza M5S. Ma Casaleggio (spalleggiato dal figlio Davide), riferiscono fonti grilline, non vuol saperne, perché i rapporti con Pizzarotti sarebbero a suo dire troppo compromessi. Manca la fiducia - il ragionamento fatto con alcuni fedelissimi - e attendere che sia Pizzarotti a lasciare la nave vorrebbe dire far prevalere l’ipocrisia. Niente strategie, dunque. ‘Se c’è un cancro da estirpare bisogna intervenire subito, chirurgicamente, prima che si diffonda e colonizzi altri organi’, avrebbe spiegato il guru ai suoi. Ragionamento rispedito al mittente dal primo cittadino, che nell’intervista di oggi a Repubblica ribadisce di “rappresentare tutti i giorni pienamente e al meglio i valori’’ del M5S.
E’ soprattutto tra Casaleggio e Pizzarotti che le cose non vanno, ormai da tempo. Gli unici chiarimenti avuti finora, non a caso, ci sono stati con Grillo. C’è chi fa filtrare voci di divergenze tra i due fondatori proprio sulla figura del sindaco. Ma anche Davide Casaleggio, il figlio del guru ormai sempre più in prima linea nella gestione del Movimento, spingerebbe per l’estromissione, e alla svelta, del primo cittadino ducale. Intanto, dopo il ‘botta e risposta’ via web, nessun contatto negli ultimi giorni tra Pizzarotti e i vertici pentastellati. Il sindaco - fanno sapere da Parma - sta lavorando al bilancio, inoltre ha diversi incontri istituzionali in agenda.
Tutto fermo al post affidato a Facebook in cui Pizzarotti si rivolge direttamente a Grillo chiedendo: “Vuoi continuare con questo atteggiamento, fidandoti di gente che vuole il male del Movimento, o vogliamo tornare a risolvere i problemi dei cittadini?”. Un post, il suo, ripreso e pubblicato sulla bacheca Fb di Giulia Sarti, deputata emiliana fedele alla linea ma voce indipendente del Movimento. La sensazione diffusa è che l’affaire Pizzarotti e il voto sull’alleanza con Nigel Farage, un rospo da mandar giù per molti, rischino di modificare sensibilmente gli equilibri nei gruppi parlamentari, soprattutto alla Camera. “I primi di luglio eleggeremo il neo capogruppo - spiega un deputato dissidente - sarà l’occasione per contarsi, e chissà che non manchino sorprese”.
Pizzarotti intanto posta su Facebook: ”Aumentato il turismo, adesso Parma sta registrando una crescente attenzione della stampa internazionale. Ieri mi sono venuti a trovare tre giornalisti, una tedesca, un danese e uno spagnolo. Volevano conoscere da vicino la nostra splendida città, la sua economia e tutto il suo comparto agroalimentare! Ho detto loro che ancora tanto c’è da fare, ma nel frattempo #avanticosì”.