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Coronavirus, "occhio ai viaggi in Italia"

24 febbraio 2020 | 14.49
LETTURA: 3 minuti

E' il messaggio che alcuni Paesi hanno iniziato a diffondere a causa dell'emergenza

(AFP)
(AFP)

'Attenzione ai viaggi in Italia'. E' il messaggio che alcuni Paesi hanno iniziato a diffondere tra i propri cittadini a causa dell'emergenza coronavirus.

Dalla Serbia a Israele, passando per la Croazia e l'Irlanda sono diversi i Paesi che stanno sconsigliando i viaggi nel nostro Paese. "Fino a quando l'attuale situazione sanitaria non si sarà normalizzata" il ministero degli Esteri serbo consiglia ai propri cittadini di non recarsi in Italia e ha intensificato i controlli ai valichi di frontiera per prevenire il rischio di contagio all'interno del proprio territorio.

Anche il ministro della Sanità israeliano "raccomanda di non viaggiare in Italia" e sta valutando la possibilità di mettere in quarantena chiunque ritorni dal nostro Paese.

Allo stesso modo, il governo bosniaco ha chiesto ai suoi cittadini di evitare di recarsi in Italia e ha invitato chi negli ultimi sette giorni è rientrato dal nostro Paese di rivolgersi telefonicamente all'ufficio sanitario competente. Le autorità irlandesi hanno quindi aggiornato un 'travel advice', sconsigliano ai propri cittadini di recarsi nelle zone dell'Italia maggiormente interessate dai casi di contagio di coronavirus.

Dagli Stati Uniti è stata invece emanata un'allerta di livello uno per i viaggiatori diretti o di ritorno dall'Italia. Sul sito dei centri per il controllo delle malattie si legge che "l'epidemia di Covid-19 si è diffusa in Italia, il virus può passare da persona a persona. I viaggiatori diretti in Italia dovrebbero evitare contatti con persone malate e lavare spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi o utilizzare un gel disinfettante con almeno il 60-95% d'alcol".

La Germania, invece, non chiuderà le frontiere per proteggersi dall'espandersi del coronavirus in Italia. Maria Adebahr, portavoce del ministero degli Esteri di Berlino, ha aggiornato i suoi consigli ai viaggiatori: "Se necessario, informatevi presso l'ambasciata o il consolato italiano competente per la vostra zona prima di iniziare il vostro viaggio".

In Francia, gli studenti che hanno trascorso le vacanze in Lombardia o in Veneto, ma anche in Cina, Corea del sud, Hong Kong, Macao e Singapore, non potranno tornare a scuola alla ripresa delle lezioni, ma solo dopo aver trascorso un periodo di auto-isolamento di 14 giorni. Lo ha stabilito il ministero dell'Istruzione.

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