L'amministrazione Trump ha annunciato il ripristino di tutte le sanzioni adottate dagli Usa nei confronti dell'Iran e revocate in base all'accordo sul nucleare firmato nel 2015 sotto la presidenza di Barack Obama.
Il segretario di Stato, Mike Pompeo, e il segretario al Tesoro, Steve Mnuchin, hanno annunciato le sanzioni che colpiranno in particolare operatori portuali, spedizioni marittime, cantieristica navale, energia e finanze.
Il pacchetto comprende anche l'esenzione per 8 paesi che potranno continuare ad importare petrolio dall'Iran per un periodo massimo di 6 mesi. La situazione verrà rivalutata alla scadenza del provvedimento.
L'Unione europea, la Germania, la Francia e il Regno Unito esprimono "profondo rammarico" la decisione degli Usa. La dichiarazione congiunta è stata firmata dalla responsabile della diplomazia della Ue, Federica Mogherini, e dai ministri degli Esteri e delle Finanze tedeschi, francesi e britannici. Nella dichiarazione congiunta si ribadisce l'impegno a preservare e mantenere "efficaci canali finanziari" con Teheran e lavorare per la "continuazione" delle esportazioni di gas e di petrolio iraniani. "Su queste e su altre materie il nostro lavoro continua, compreso con Russia e Cina,", quali parti dell'accordo nucleare, e con i Paesi terzi interessati.