Aveva percorso oltre duecento chilometri per sostenere la sua squadra del cuore, quella che in pochi minuti gli avrebbe regalato grandi emozioni mettendo a segno 5 gol indimenticabili, e invece non ha fatto in tempo a varcare la soglia dell'Anfield Stadium. Sean Cox, 53enne tifoso d'origine irlandese, martedì scorso è stato aggredito fuori dalla stadio prima del match Liverpool-Roma. Uomo d'affari di Dunboyne, nella Contea di Meath, sposato e padre di tre figli, Cox si era recato in città in compagnia del fratello per assistere alla semifinale di Champions League.
Dieci minuti prima del calcio d'inizio della partita, però, è stato colpito ripetutamente alla testa con una cinghia e poi scaraventato a terra durante una rissa tra tifosi avvenuta fuori dal pub Albert, uno storico locale di ritrovo situato nelle immediate vicinanze dello stadio. Ora l'uomo sta lottando tra la vita e la morte, ricoverato in coma con gravi danni al cervello al Walton Hall Neurological Centre. Per sostenere le spese mediche della famiglia un altro tifoso dei Reds, Emmet Kavanagh, ha lanciato online una raccolta fondi che in poche ore ha ottenuto migliaia di euro. "You'll never walk alone", ha scritto su Instagram il calciatore Jordan Henderson, dedicando a Cox l'inno dei tifosi del Liverpool.