"L'azione di questa notte è una risposta motivata all'uso di armi chimiche a Duma e purtroppo non è la prima volta che si utilizzano" da parte del regime di Assad. Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni, nelle sue dichiarazioni a palazzo Chigi sull'attacco compiuto in Siria da Usa, Francia e Gran Bretagna.
Le armi chimiche, ha sottolineato il premier, "sono inaccettabili, non degne della nostra civiltà. Non le possiamo più tollerare. E questo impegna l'intera comunità internazionale a moltiplicare gli sforzi per impedire e prevenire l'utilizzo di armi chimiche", ha aggiunto Gentiloni.
"L'azione di questa notte - ha detto il premier - è stata circoscritta, mirata a colpire le capacità di fabbricazione e diffusione di armi chimiche. Non può e non deve essere l'inizio di una escalation. Questo è quanto l'Italia ha ribadito e continuerà a ribadire".
Gentiloni ha poi precisato che l'operazione non è partita da basi italiane. "Abbiamo insistito e chiarito", ha spiegato, che il supporto logistico fornito dall'Italia agli alleati, e in particolare agli Stati Uniti, non può tradursi nel fatto che dal territorio italiano partano "azioni direttamente mirate a colpire la Siria".