Bufera sul web contro BrewDog per il lancio di una birra di rosa vestita per donne. Quello che il birrificio del gruppo Craft definisce un'operazione per sensibilizzare contro le disuguaglianze retributive uomo-donna, è stata accolto con una valanga di critiche sui social.
La nuova Pink Ipa, che altro non è che la solita birra del gruppo con un'etichetta in rosa da vendere a chi "si identifica come donna" con uno sconto del 20% per 'compensare' il gap medio salariale tra uomini e donne in Gran Bretagna. "Il fatto che la differenza salariale tra sessi sia ancora un problema nel 2018 mostra che ancora non si è fatto abbastanza", sottolinea Sarah Warman, capo marketing internazionale di BrewDog. "Con 'Pink Ipa' noi prendiamo una posizione con l'unico mezzo che conosciamo: la birra. L'amore per la birra non ha sesso. La birra è universale. La birra è per tutti", scandisce la manager. Parole che però non sono bastate a placare la rete che accusa la società di "trovate di basso livello" e "sessiste".
In un blog dell'industria del settore, 'The Crafty Beeress', ci si domanda se l'approccio ironico di BrewDog per questioni così gravi sia appropriato. "Se devi spiegare l'ironia allora probabilmente questa ironia non ha funzionato", si legge in un tweet. Anche Jo Stevens, deputato laburista gallese, esprime perplessità sulla strategia del birrificio. "Sono un grande fan di Brewdog ma, mio caro ....", scrive in un cinguettio.
Il ricavato delle quattro settimane di vendite delle birre in rosa nel Regno Unito andrà alla Women's Engineering Society, un'organizzazione di beneficenza e rete professionale di ingegneri e scienziati donne. La birra rosa, nei piani del gruppo, varcherà anche la Manica, e sarà venduta in Corea del Sud, Irlanda, Germania, Stati Uniti e Paesi Bassi.