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Referendum Catalogna

Barcellona, la polizia spinge e picchia donne e anziani

01 ottobre 2017 | 11.40
LETTURA: 3 minuti

Tensione alle stelle a Barcellona, dove si registrano cariche della polizia nazionale nelle scuole per impedire il referendum sull'indipendenza della Catalogna. Sono 38 le persone rimaste ferite, tre in modo grave. Lo rende noto la Generalitat, il governo autonomo catalano.

Secondo il presidente del governo catalano, Carles Puigdemont, la polizia spagnola ha sparato proiettili di gomma contro la gente che cercava di votare, oltre a usare i manganelli. Questo, ha sottolineato, "è un esempio di azioni ingiustificate e ingiustificabili".

Fuori dai seggi si sono formate, sin dall'alba, lunghe code di persone. Ma la polizia nazionale ha iniziato a intervenire già qualche minuto prima dell'inizio della votazione per impedirla. A Barcellona, alla scuola Jaume Balmes, a due passi dal centro sono arrivati una trentina di poliziotti antisommossa e con un blitz hanno portato via le urne. Gli elettori che aspettavano di votare hanno fatto resistenza passiva, ma sono stati scavalcati e in qualche caso caricati dagli agenti.

La polizia spagnola avrebbe usato proiettili di gomma in diverse occasioni, in particolare contro le persone che cercavano di allontanarsi dal seggio Ramon Llull di Barcellona. Ci sarebbe almeno un ferito.

Un video in possesso dell'AdnKronos mostra plasticamente la tensione che si sta vivendo in Catalogna. Nel filmato si vede un anziano che fatica a rialzarsi dopo che la polizia nazionale spagnola lo ha buttato a terra per impedire che andasse a votare per il referendum sull'indipendenza della Catalogna. Un uomo si tocca il fianco dopo essere stato spinto da un agente, così come una donna cerca di restare in piedi per non essere calpestata dalla folla.

A difesa dei seggi della Catalogna starebbero arrivando i pompieri baschi.

Per considerare il voto valido basterà recarsi in qualsiasi seggio e portarsi la scheda stampata da casa e la carta d'indetità. Una mossa resa nota stamane dal governo della Catalogna, per arginare l'offensiva di Madrid che ha sta cercando in tutto i modi di evitare il voto dopo la pronuncia della Corte Costituzionale spagnola che ha dichiarato illegale il referendum.

Le autorità catalane hanno programmato sulla carta più di 2.300 seggi elettorali per circa 5,3 milioni di elettori chiamati fino alle 20.

Ecco perché la Catalogna vuole l'indipendenza

Secondo i sondaggi, non c'è sostegno maggioritario per l'indipendenza tra i catalani, ma la partecipazione è considerata critica: un numero elevato consentirebbe ai secessionisti di dichiarare di avere un mandato di indipendenza, mentre un numero basso potrebbe compromettere seriamente i tentativi di essere presi seriamente.

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