di Federica Mochi
Criminale, spietato, feroce e instabile. Tanto si è scritto del dittatore nordcoreano, Kim Jong-un. Anche se è difficile tracciarne un profilo, Andrea Margelletti, presidente del Centro studi internazionali ed esperto di strategie militari, non ha dubbi sul 'Rispettato Maresciallo Kim'. "Non credo che sia un matto - spiega all'AdnKronos - per la semplice ragione che se lo fosse avrebbe fatto la fine di Ludwig II di Baviera (il sovrano tedesco fu dichiarato pazzo e deposto nel 1886 per motivi di malattia mentale, morendo il giorno dopo in circostanze misteriose, ndr)".
Kim Jon-un "può essere matto secondo i nostri standard - sottolinea l'esperto - ma sicuramente non lo è per i loro. Il problema non è come si rivolge alla comunità internazionale, ma che grado di apprezzamento ha nel suo mondo. E ne ha. Se Kim Jong-un volesse la guerra l'avrebbe già fatta, dato che Seul è a portata di cannone e potrebbe fare dei danni inenarrabili nell'arco di qualche minuto".
La sua strategia è un'altra. "Sta cercando di essere riconosciuto come una superpotenza globale al pari della Cina, degli Stati Uniti e della Russia - chiosa Margelletti - Il problema è che se lo si concede a lui, la diga crolla. Dato che non abbiamo una visione strategica occidentale, stiamo sempre giocando di rimbalzo".