Una cinquantina di migranti, tutti giovanissimi, provenienti dalla Somalia e dall'Etiopia, sarebbero stati "deliberatamente annegati" da un trafficante di uomini mentre il barcone, con a bordo circa 120 persone, si trovava nei pressi di Shabwa, di fronte alle coste dello Yemen. La denuncia arriva dall'Organizzazione internazionale per le Migrazioni (Oim).
La vicenda - denuncia l'agenzia per le migrazioni dell'Onu - è accaduta questa mattina, quando lo scafista avrebbe costretto circa 120 ragazzi a gettarsi in mare dopo aver avvistato, sulla costa, un'imbarcazione dell'autorità marittima. Lo staff dell'Oim ha riferito inoltre di aver trovato, durante controlli di routine, i resti di 29 migranti ai quali era stata data una sepoltura approssimativa dagli altri superstiti sulla spiaggia di Shabwa, lungo il golfo di Aden. Il personale medico ha riferito di aver fornito cure urgenti ai 27 migranti superstiti rimasti sulla spiaggia, ma - secondo l'Oim - ci sarebbero 22 dispersi. L'età media dei passeggeri si ritiene sia di 16 anni. Una vicenda ""scioccante e disumana", ha commentato Laurent de Boeck, capo missione Oim nello Yemen.