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Isis conferma: al-Baghdadi è morto

(Afp)
(Afp)
11 luglio 2017 | 12.14
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Militanti dell'Isis hanno annunciato che il leader del gruppo, Abu Bakr al-Baghdadi, è morto. Lo riferisce la tv irachena Alsumaria, citando una fonte nella provincia irachena di Ninive, quella in cui si trova Mosul. Secondo la fonte, i jihadisti dell'Isis hanno diffuso un breve comunicato che annuncia la morte del califfo.

Il comunicato parla anche "dell'imminente annuncio del nome del nuovo califfo". La fonte ha aggiunto che l'Isis "ha dato ordine ai suoi miliziani di restare nelle loro posizioni". L'emittente ha citato poi un'altra fonte della provincia di Ninive, che ha preferito restare anonima, secondo cui "nel distretto di Telafar, a ovest di Mosul, si sta assistendo a un golpe interno dell'Isis che mira a risolvere il contenzioso tra i suoi vertici esecutivi, i quali attendevano che fosse confermata la morte del loro leader per avventarsi sui loro avversari".

Nel distretto si sta poi assistendo a una "vasta campagna di arresti tra i sostenitori di al-Baghdadi guidata da elementi di spicco arabi e stranieri che detengono il potere esecutivo a Telafar", ha detto la fonte, la quale prevede nel distretto "rapidi sviluppi nelle prossime ore, poiché l'atmosfera pesante potrebbe portare a una sanguinosa lotta intestina tra i vertici dell'organizzazione".

IL 'CALIFFO' CHE FU PRIGIONIERO DEGLI USA - E' "altamente probabile" che il leader dell'Isis Abu Bakr al-Baghdadi sia morto: lo annunciava la Russia lo scorso 22 giugno dopo le notizie secondo cui il "califfo" poteva essere stato ucciso in un raid russo effettuato il 28 maggio alla periferia di Raqqa, nel nord della Siria.

Il terrorista più ricercato del pianeta, con una taglia di milioni di dollari sulla testa, è stato dato in più occasioni in passato per morto o ferito. Tutte informazioni che sono state poi puntualmente smentite.

Poche sono le notizie certe su al-Baghdadi. Si ritiene sia nato a Samarra, a nord di Baghdad, nel 1971. Venne catturato a Falluja ed è stato prigioniero degli americani in Iraq per dieci mesi, fra febbraio e dicembre 2004.

Al-Baghdadi si rivelò al mondo tre anni fa: all'inizio del luglio 2014, poche settimane dopo che l'Isis aveva preso il controllo della città di Mosul, al-Baghdadi apparve in un video che lo ritraeva nella Grande Moschea (o Moschea di Al-Nuri, ormai distrutta) mentre pronunciava un sermone in cui ordinava ai fedeli musulmani riuniti di obbedirgli e si autoproclamava "califfo" di un territorio che si estendeva dalla Siria all'Iraq, ovvero dalla provincia di Aleppo fino a quella di Diyala.

Negli anni il "califfato" ha fatto di Mosul e Raqqa le sue roccaforti e l'Isis ha terrorizzato e continua a terrorizzare l'Occidente. Mosul è stata "liberata", dopo nove mesi di battaglia, e Raqqa si prepara all'offensiva finale contro i jihadisti.

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