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Europarlamento semivuoto e Juncker sbotta: "Ridicolo"

(Foto Adnkronos)
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04 luglio 2017 | 10.05
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"Il Parlamento europeo è ridicolo. Assai ridicolo: saluto coloro che si sono degnati di essere presenti in aula. Il fatto che una trentina di parlamentari siano seduti ad assistere a questo dibattito dimostra a sufficienza che il Parlamento non è serio". Così il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker è sbottato, questa mattina, durante il dibattito nella plenaria a Strasburgo sui risultati della presidenza maltese del Consiglio Ue.

Parlando davanti a un'aula semideserta, Juncker ha continuato: "Se Muscat fosse la signora Merkel, cosa difficilmente immaginabile, o il signor Macron, più facilmente immaginabile, avremmo avuto un'aula piena. Il Parlamento è totalmente ridicolo!".

A questo punto è intervenuto il presidente dell'Aula, Antonio Tajani: "La prego signor presidente di aver un atteggiamento più rispettoso nei confronti del Parlamento. Voi potete criticare il Parlamento, ma non è la Commissione che deve controllare il Parlamento, è il Parlamento che deve controllare la Commissione". 

Juncker ha insistito: "Ci sono solo pochi parlamentari in Aula, per controllare la Commissione. Siete ridicoli". E Tajani di rimando: "Signor presidente, vi prego di tenere un atteggiamento diverso. Noi non siamo ridicoli. La prego". E Juncker: "Non parteciperò mai più ad un incontro di questo genere. La Commissione è sotto il controllo del Parlamento, ma il Parlamento deve rispettare anche la presidenza dei piccoli Paesi, cosa che il Parlamento non sta facendo. Volevo rendere omaggio a quello che il primo ministro ha detto: ha fatto un lavoro eccellente, come tutti i ministri maltesi e gli alti funzionari di Malta", ha tagliato corto Juncker, passando la parola ai (pochissimi) eurodeputati presenti. 

Il primo vicepresidente della Commissione Frans Timmermans, in conferenza stampa a Strasburgo, ha spiegato che "sono cose che succedono, quando i politici appassionati parlano con il cuore". Timmermans ha ricordato che Juncker ha parlato per difendere non sé stesso, ma Joseph Muscat, primo ministro di un piccolo Stato membro, Malta, ancora più piccolo del Lussemburgo, Paese dal quale proviene Juncker. Lo conferma il fatto che "Juncker ha parlato molte volte in Aula con quel livello di attenzione, e mai ha detto cose simili".

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