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"Andiamo al Cocoricò", le notti da sballo di Youssef il terrorista

13 giugno 2017 | 11.36
LETTURA: 2 minuti

Porta i capelli raccolti in un codino, gli occhiali sulla testa e sfoggia un enorme sorriso, soprattutto quando, alla domanda 'da dove venite?' non esita a rispondere, in coro con gli amici: "Da Bologna". Appare così Youssef Zaghba, il terrorista italo-marocchino 22enne identificato come il terzo attentatore di Londra, in un video realizzato nel 2014 dal canale web YouRimini durante la Notte rosa di Riccione. Il giovane è ritratto assieme a una comitiva di amici, mentre si prepara a festeggiare la serata nella cittadina romagnola.

Nel filmato, rilanciato anche dal 'Sun', si vede il giornalista mentre ferma i ragazzi per strada, chiedendogli come hanno intenzione di trascorrere la serata. "Programmi per la Notte rosa? - rispondono in coro - Opera, Cocoricò e Baia Imperiale. Ci vogliono un sacco di soldi? Ma tranquillo, ci pensiamo noi". Zaghba nel video sorride molto, si avvicina agli amici poi si allontana, prima di unirsi al coro di voci quando il cronista chiede ai ragazzi da dove vengono. "Bologna!" gridano all'unisono.

Youssef era nato a Fes nel gennaio del 1995 e aveva il passaporto italiano, essendo figlio di un'italiana e di un marocchino. La madre Valeria è un'italiana convertita all'Islam. Si era trasferita a vivere con la famiglia in Marocco ma dopo essersi separata dal marito è tornata in Italia. Dal marzo del 2016 vive in un piccolo comune della provincia di Bologna. Intervistata qualche settimana fa nella sua casa a Fagnano di Valsamoggia, la madre di Youssef aveva condannato il folle gesto del figlio, bollandolo come "una cosa orribile che non avrebbe dovuto succedere e che non deve accadere mai più".

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