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Russiagate, ex capo dell'Fbi nominato procuratore speciale

Robert Mueller (Afp) - AFP
Robert Mueller (Afp) - AFP
18 maggio 2017 | 07.08
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Il vice procuratore generale americano, con una mossa a sorpresa, ha nominato l'ex capo dell'Fbi Robert Mueller 'procuratore speciale' per indagare sulla presunta intrusione della Russia nelle elezioni presidenziali dello scorso anno e sui rapporti tra il Cremlino e lo staff di Donald Trump.

Mueller, 72 anni, è stato direttore del Bureau fino al 2013 e avrà l'incarico di occuparsi del dossier Russiagate. Nominato dal 2001 da George W. Bush solo una settimana prima degli attentati terroristici dell'11 settembre, Mueller fu confermato da Barack Obama, rimanendo così al timone dell'Fbi per 12 anni.

Intanto il 'New York Times' ha riaperto il caso Flynn, l'ex consigliere per la sicurezza nazionale dell'amministrazione Trump, costretto a dimettersi dopo soli 24 giorni per via dei suoi contatti con l'ambasciatore russo a Washington. Secondo il quotidiano statunitense, alcune settimane prima dell'insediamento di Trump, Flynn avrebbe informato il team della campagna elettorale di essere oggetto di un'indagine federale per aver lavorato segretamente come lobbista per la Turchia. Il New York Times cita come fonte due persone a conoscenza del dossier.

Malgrado questo avvertimento, scrive il quotidiano, specificando che l'avviso arrivò un mese circa dopo che il Dipartimento di Giustizia aveva comunicato a Flynn dell'indagine, Trump lo nominò all'incarico di consigliere per la sicurezza nazionale, un lavoro che gli dava accesso a quasi tutte le informazioni secretate in possesso delle agenzie di intelligence americane.

Flynn, scrive ancora il 'New York Times', avrebbe parlato in primo luogo con Donald F. McGahn II, il responsabile legale del team di transizione, ora consigliere alla Casa Bianca, il 4 gennaio. Quella conversazione, e quella di due giorni dopo tra il legale di Flynn e quelli del team di transizione, dimostrano che il team di Trump era a conoscenza dell'inchiesta molto prima di quanto fosse stato inizialmente riferito.

Le sue vicende legali, si legge ancora, hanno costituito un problema per la Casa Bianca fin dall'inizio e sono al centro di una crisi politica che continua ad ampliarsi. La Casa Bianca non ha rilasciato commenti in merito alla possibilità che funzionari fossero stati a conoscenza dei problemi legali di Flynn prima dell'insediamento.

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