La "minaccia jihadista" viene considerata come "costante e pregnante" e il rischio principale delle elezioni presidenziali. Lo indica una nota riservata dei servizi di intelligence e della Direzione centrale per la sicurezza pubblica (Dcsp) pubblicata da Le Parisien alla vigilia del voto, dopo l'attentato contro la polizia sugli Champs Elysees costato la vita all'agente Xavier Jugele giovedì sera.
"La presenza della polizia durante l'apertura dei seggi di voto è indispensabile", si sottolinea nella nota in cui si raccomanda "contatti con i presidenti di seggio e la presenza di effettivi armati" durante il voto "fino alla fine dello spoglio delle schede così come nelle prefetture, nei luoghi di raccolta e validazione dei risultati".
Nel documento si cita anche come rischio manifestazioni di protesta "più o meno spontanee" dopo l'annuncio dei risultati delle elezioni nei grandi centri urbani e nei quartieri sensibili da cui potrebbero nascere "violenze urbane". Le forze di sicurezza sottolineano anche la loro preoccupazione per "possibili disordini" qualora partiti politici "considerati estremisti" dovessero accedere al secondo turno delle elezioni. "Movimenti di estrema sinistra più o meno radicati cercheranno senza dubbio di organizzare manifestazioni, alcune delle quali potrebbero dar luogo a gravi disordini", si aggiunge.