Nel giorno dell'insediamento di Donald Trump arriva la conferma che l'Fbi ed altre agenzie di intelligence stanno indagando alcuni dei suoi principali consiglieri, tra i quali l'ex presidente della sua campagna Paul Manafort, per sospetti rapporti con la Russia. Secondo quanto rivela oggi il New York Times, che cita fonti del controspionaggio americano, al centro dell'inchiesta vi sono intercettazioni e transazioni finanziarie.
Non è chiaro, aggiunge il Times, se queste intercettazioni siano collegate all'attività della campagna elettorale o a Trump stesso. Come non è chiaro se questa inchiesta sia collegata con quella sugli attacchi hacker ai democratici che ha concluso che il governo russo sia da ritenersi il mandante delle violazioni dei sistemi informatici del partito e della campagna di Hillary Clinton.
Manafort è stato per un breve periodo la scorsa estate alla guida della campagna di Trump prima di essere stato costretto a ritirarsi, anche per le critiche per i suoi rapporti troppo stretti con la Russia e con l'ex dirigenza filorussa ucraina. Ed alcuni dei suoi referenti russi erano sotto il controllo della Nsa per sospetti legami con l'Fsb.
Oltre a lui vi sono almeno altri due consiglieri di Trump sotto inchiesta: Carter Page, uomo d'affari ed ex consigliere di politica estera, e Roger Stone, veterano del partito repubblicano, amico storico di Trump, che la scorsa estate affermò di aver avuto contatti con Julian Assange e predetto altre pubblicazioni di documenti democrat da parte di Wikileaks. Cosa che avvenne tre settimane dopo.
A guidare l'inchiesta è l'Fbi, che è responsabile negli Usa delle operazioni di contro spionaggio, sostenuta dalla National Security Agency, la Cia e l'unità per i crimini finanziari del dipartimento del Tesoro. Il presidente Trump, sottolinea il Times, si troverà da oggi nella posizione quindi di supervisionare l'operato di queste agenzie che stanno indagando sui suoi collaboratori dopo aver stabilito che il governo russo ha condotto azioni che hanno aiutato la sua vittoria elettorale.
Nelle ultime settimane, gli investigatori avrebbero aumentato i loro sforzi per chiudere l'inchiesta ma al momento non sarebbero ancora state trovate prove certe di illeciti. Una delle fonti del Times ha affermato che alcune delle intercettazioni sono state consegnate alla Casa Bianca.
Da parte dello staff di Trump si nega comunque "di essere a conoscenza di questa inchiesta" e di non avere cognizione di "nessun elemento su cui possa fondarsi" il lavoro degli investigatori. Manafort ha definito le accuse "completamente false, un trucco sporco dei democratici". "Non ho mai avuto relazioni con il governo o funzionari russi", ha dichiarato lo stratega repubblicano al Times. Anche Stone e Page di sono dichiarati assolutamente estranei ai fatti.