Iakhe Mashrapov, il titolare del passaporto attraverso il quale si sarebbe giunti a identificare l'autore della strage di Capodanno a Istanbul, ha negato qualsiasi coinvolgimento nell'attentato costato la vita a 39 persone. L'uomo ha raccontato di essere arrivato all'aeroporto di Manas, a Bishkek, capitale del Kirgizistan, alle 7 di questa mattina dalla Turchia. E poi di essere partito alle 9 per Osh, nel sud del Paese.
Dopo che la foto del suo passaporto è stata postata su Twitter da utenti turchi, le autorità kirghise hanno raggiunto Mashrapov nella sua casa nel distretto di Kara-Suu e lo hanno interrogato, come già avevano fatto le autorità di Istanbul prima che lasciasse la città. Alle autorità kirghise, come anche alla polizia turca, ha spiegato di essere estraneo all'attentato al nightclub Reina.
In un'intervista all'agenzia di stampa Turmush, Mashrapov ha spiegato che si trovava a Istanbul per lavoro. ''Sono partito da Bishkek per Istanbul il primo gennaio. Lì ho finito il lavoro che dovevo fare nell'ambito del commercio. Sono andato all'aeroporto di Istanbul e subito dopo essere salito sull'aereo le forze dell'ordine turche mi hanno fatto scendere per essere interrogato. Mi hanno interrogato per circa un'ora. L'aereo per Bishkek ha subito un ritardo di un'ora per questo motivo", ha detto a Turmush.
La polizia turca ''ha spiegato che venivo interrogato perché assomigliavo al sospetto nella foto. Poi si sono scusati e mi hanno fatto salire sull'aereo'', ha aggiunto. ''Non ho idea di chi sia il sospetto e non ho idea di come la foto del mio passaporto sia potuta finire sui social network. Sono di Kara-Suu. Lavoro al mercato di Kara-Suu, Turatali, dal 2011. Quando è successo l'attacco terroristico, il 31 dicembre, io ero in Kirgizistan. Non ho alcun legame con l'atto terroristico in Turchia. Dal 2011 vado a Istanbul per lavoro", ha precisato Mashrapov.
Iakhe Mashrapov ha lasciato il Kirgizstan per Istanbul il 28 dicembre ed è tornato il 30. Il 31 era ancora nel Paese e il primo gennaio è tornato a Istanbul, per rientrare il 3 a Bishkek.
In precedenza la corrispondente dell'emittente britannica ITV citando fonti della polizia aveva reso noto che la polizia turca aveva arrestato la moglie del presunto autore della strage. La donna, che è stata fermata nella città di Konya, nell'Anatolia centrale, ha detto di "non avere idea" che il marito fosse un simpatizzante dello Stato islamico. Lo ha riferito la polizia turca, che ha diffuso un comunicato. L'attentato è stato rivendicato dall'Is.
Secondo Hurriyet, il presunto attentatore sarebbe stato addestrato in Siria dai jihadisti del sedicente Stato Islamico (Is) e nell'attacco al nightclub avrebbe usato tecniche imparate nella guerra civile in corso dal marzo del 2011.
Hurriyet sostiene inoltre che l'uomo ha sparato tenendo l'arma a fianco e non come un cecchino, tecnica che deve aver appreso negli scontri strada per strada nei quartieri residenziali siriani. Per la sua abilità, prosegue il quotidiano, è stato ''selezionato appositamente'' dall'Is per compiere l'attacco di Istanbul.
Intanto l'agenzia di stampa turca Dogan ha riferito che due stranieri, la cui nazionalità non è stata rivelata, sono stati arrestati all'aeroporto Ataturk di Istanbul in relazione all'attacco contro il nightclub. I due sono stati fermati all'ingresso del terminal delle partenze internazionali e condotti nel quartier generale della sicurezza a Istanbul, dove sono stati posti in stato di detenzione.