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Berlino, Is rivendica attentato. Caccia al killer

(Afp)
(Afp)
20 dicembre 2016 | 07.11
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L'Is ha rivendicato l'attentato di ieri a Berlino, attraverso la sua agenzia al-Amaq. L'attentatore è stato definito "un soldato dello stato islamico", recita il comunicato, di cui dà notizia il sito di intelligence Site.

E' salito a 12 morti il bilancio dell'attacco al mercatino di Natale dove un camion è piombato sulla folla. Tra le 12 vittime sono stati identificati per il momento sei cittadini tedeschi. Tra le 24 persone ancora ricoverate in ospedale, 14 versano in condizioni gravi.

Dispersa un'italiana, è una 31enne di Sulmona

RILASCIATO PACHISTANO FERMATO DOPO ATTENTATO - Le autorità tedesche hanno reso noto che è stato rilasciato il richiedente asilo pachistano che era stato sospettato di aver preso parte all'attentato. L'ufficio del procuratore federale di Karlsruhe ha spiegato che il 23enne di origini pachistane identificato come Navedi B. è stato rilasciato perché non c'erano sufficienti prove per giustificare il suo fermo. A convincere gli inquirenti sarebbe stata la totale assenza di tracce di sangue indosso all'uomo mentre la cabina del camion ne era completamente imbrattata. L'uomo ha fornito agli inquirenti una quantità considerevole di informazioni durante gli interrogatori e negato di aver alcun ruolo nell'attentato.

Gli stessi testimoni che avevano detto di aver seguito il giovane quando era fuggito dalla scena, non sono riusciti a ricostruire i suoi movimenti. Non esiste poi alcuna registrazione in cui compare nella cabina di guida del camion.

ATTENTATORE ANCORA LIBERO E ARMATO - La polizia ha sollecitato in un tweet gli abitanti di Berlino a "esercitare particolare allerta". "Abbiamo preso l'uomo sbagliato e quindi ci troviamo di fronte a una nuova situazione. Il vero esecutore dell'attentato è ancora armato, a piede libero, e può fare nuovi danni", ha detto una fonte della polizia citata dal Die Welt.

NUMERO DA CONTATTARE - Dopo aver chiesto ai berlinesi di tenere alta la vigilanza, la polizia ha chiesto loro di fornire qualsiasi informazione su fatti sospetti ed ha diffuso, anche attraverso i social network, un numero di telefono da contattare: 030 54 024 111.

NO COLLEGAMENTO TRA ATTENTATO E TRANSITO TIR IN ITALIA - Non ci sarebbe "allo stato delle indagini alcun collegamento" tra l'attentato compiuto a Berlino e il transito sul territorio italiano del tir utilizzato per l'attacco. Fonti investigative interpellate dall'Adnkronos precisano infatti che la circostanza secondo cui il camion avrebbe varcato il confine nazionale il 16 dicembre, ben tre giorni prima dell'attentato, "tenderebbe a far escludere ogni collegamento diretto" con quanto avvenuto a Berlino. Al contrario, non si esclude che l'attentatore si sia impadronito del tir proprio il giorno stesso dell'attentato. A questo proposito, in queste ore si sta cercando di verificare l'eventualità che il mezzo sia rimasto in sosta in un parcheggio situato non lontano dalla zona del mercatino di Natale scelto dall'attentatore come obiettivo dell'attacco.

MERKEL SUL LUOGO DELL'ATTENTATO - Angela Merkel si è recata sul luogo dell'attacco. Accompagnata dal sindaco di Berlino Michael Muller, il ministro dell'Interno Thomas De Maiziere e il ministro dell'Interno, la cancelliera ha deposto una corona di fiori.

FALSO ALLARME A COLONIA - Nel pomeriggio è stata evacuata la stazione ferroviaria di Colonia in seguito a una telefonata minatoria in cui si parlava di una bomba. La polizia ha poi reso noto che la telefonata era un falso allarme.

GENTILONI SENTE MERKEL - Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha avuto un colloquio telefonico con la cancelliera Merkel alla quale ha espresso il suo cordoglio e quello del governo italiano per i morti di Berlino. Lo si apprende da fonti di palazzo Chigi.

Palazzo Chigi ha disposto "l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale nella giornata odierna, in segno di sentita e generale partecipazione al dolore che ha colpito il popolo tedesco".

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