L'ambasciatore russo all'Onu, Vitaly Churkin, ha confermato l'accordo tra il regime siriano e i ribelli sull'evacuazione di Aleppo Est. Parlando con la stampa, il diplomatico ha dichiarato che "è stata raggiunta un'intesa sul campo" in base alla quale "i combattenti lasceranno la città" di Aleppo. Dove, nella zona Est, ha annunciato l'ambasciatore, le operazioni militari sono terminate e le forze governative hanno ripreso il controllo delle ultime zone in mano ai ribelli.
Churkin ha aggiunto che "entro ore, forse" potrebbe iniziare l'evacuazione delle persone rimaste ancora nei quartieri Aleppo Est, quasi tutti tornati sotto il controllo del regime nelle ultime settimane.
L'accordo, ha sottolineato il diplomatico russo, permette ai combattenti di lasciare la città: "I civili possono restare, andare in luoghi più sicuri, usufruire degli aiuti umanitari che sono in campo. Nessuno metterà a repentaglio i civili".
Sono almeno 50mila le persone che si ritiene vivano intrappolate nei pochi quartieri di Aleppo Est che il regime non ha ancora strappato all'opposizione. Lo hanno reso noto alla Bbc fonti americane a conoscenza delle trattative sui corridoi umanitari per l'evacuazione. Altre fonti locali parlano invece di 100mila persone, tra le quali ci sarebbero numerosi abitanti dei quartieri recentemente riconquistati dall'esercito.
In mattinata il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, si era detto "allarmato" per le notizie di "atrocità contro un gran numero di civili, compresi donne e bambini, nelle ultime ore nella città siriana di Aleppo".
"L'Onu non è in grado di verificare in modo indipendente queste notizie, il segretario generale manifesta la sue profonda preoccupazione alle parti", ha aggiunto il portavoce Stephane Dujarric.