Pare sia stato proprio il ricordo di quel terribile 14 luglio a farlo sprofondare nell'alcol. "Ho bisogno di uno psicologo, non della prigione" ha urlato, scrive il quotidiano Nice Matin, mentre gli agenti lo portavano in carcere. Lui, il 27enne, premiato dalla città di Nizza per aver tentato insieme ad altri di fermare il tir del terrorista, che fece 85 morti e 302 feriti, è stato arrestato per atti di violenza contro la ex compagna, madre di suo figlio, e il datore di lavoro di lei. Secondo l'accusa, si legge sul Nice Matin, li avrebbe aggrediti con un coltello a serramanico. "Ha incubi tremendi, da quel giorno non è più lo stesso" dice l'avvocato, spiegando che il suo assistito non ha dormito per quindici giorni ed è ancora in permesso malattia dal lavoro. Per ora il giovane resterà in carcere per il rischio di reiterazione del reato. Già nel 2014 era già stato condannato per lo stesso reato nei confronti della ex, ma la pena era stata sospesa. L'udienza è fissata per il 12 settembre.