Tra i tanti paradossi della sua campagna elettorale, questo sarebbe probabilmente per Donald Trump il più imbarazzante. Il candidato repubblicano alla Casa Bianca, che ha fatto della lotta dura all'immigrazione illegale uno dei suoi cavalli di battaglia preferiti, vede ora sua moglie Melania costretta a negare di aver aggirato le leggi Usa, proprio in materia di immigrazione. L'aspirante first lady, ex modella di origini slovene e dal 2005 terza moglie del tycoon newyorchese, ha affermato di aver sempre "pienamente rispettato" le norme in materia di immigrazione.
Il chiarimento si è reso necessario dopo che sulla stampa Usa si è avanzato il sospetto che Melania, il cui cognome all'epoca era Knauss, negli anni '90 avesse svolto la sua attività di modella negli Stati Uniti senza il necessario permesso di lavoro. "Fatemelo dire chiaramente: in ogni occasione ho pienamente rispettato le leggi sull'immigrazione di questo Paese. Punto", ha dichiarato in un tweet, definendo "inaccurate" e "semplicemente false" le notizie che indicherebbero il contrario".
La questione è sorta dopo che alcune foto senza veli di Melania Trump, pubblicate in questi giorni dal 'New York Post', avevano sollevato dubbi sulla versione ufficiale. Le immagini risalgono al 1995, ma l'ex modella, secondo 'Politico', ha sostenuto di essere arrivata negli Stati Uniti nel 1996. In altre interviste, Melania Trump ha anche affermato che all'epoca era costretta a fare periodicamente ritorno nella natìa Slovenia per rinnovare il suo visto.
E tuttavia, sottolinea 'Politico', se la donna fosse stata in possesso del tipo di visto che diceva di avere, avrebbe potuto lavorare regolarmente, senza bisogno di tornare in Slovenia per rinnovarlo. La polemica sull'aspirante first lady, divenuta cittadina americana nel 2006, fa seguito a quella sollevata nelle scorse settimane dai media Usa riguardo alla falsa laurea che Melania Trump sosteneva di avere conseguito in Slovenia.
— MELANIA TRUMP (@MELANIATRUMP) 4 agosto 2016