Una vera e propria esecuzione, da parte di un uomo pesantemente armato. Così un testimone ha raccontato alla Cnn di aver assistito all'uccisione di un agente dalla finestra di un albergo di Dallas. Secondo il Washington Post, si potrebbe trattare dello stesso uomo che poi si è barricato in un garage sotto l'assedio della polizia e si sarebbe alla fine suicidato.
L'assalitore è sceso da un Suv Chevy Tahoe indossando un abbigliamento da combattimento, ha raccontato alla Cnn Ismael Dejesus, che ha in parte ripreso la scena. "L'uomo aveva un fucile, chiaramente un AR-15", ha raccontato il testimone, riferendosi al fucile automatico che sempre più spesso viene usata nelle stragi di massa negli Stati Uniti, compresa quella di Orlando. L'aggressore aveva anche "dei grandi caricatori" e aveva abiti con molte tasche. "Si è nascosto dietro un pilone, ha inserito un caricatore e ha iniziato a sparare. Sembrava tutto preparato. Sapeva dove posizionarsi. Aveva le munizioni a portata di mano - ha rimarcato Dejesus - non erano piccoli caricatori. Erano caricatori ad alta capacità".
Secondo il testimone, l'aggressore cercava di attirare l'attenzione della polizia e quando è arrivato un agente l'uomo lo ha colpito con diversi colpi sparati a distanza ravvicinata. "Onestamente, sembrava un'esecuzione. Lo ha sovrastato quando (il poliziotto) è caduto e gli sparato tre o quattro volte nella schiena".