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Religioso iraniano contro le donne vestite all'europea: "Colpa loro se il fiume è in secca"

(Xinhua)
(Xinhua)
13 giugno 2016 | 14.08
LETTURA: 2 minuti

Il fiume di Isfahan è in secca? La colpa è delle donne vestite "come se fossero in Europa". Parola del religioso sciita, Seyyed Youssef Tabatabi-nejad, che ha indicato nel modo di vestire "immorale" la causa della crisi idrica del Zayandeh-rud, il più grande fiume dell'Iran centrale.

"Il mio ufficio ha ricevuto foto di donne accanto al letto asciutto dello Zayandeh-rud vestite come se fossero in Europa. Sono questo genere di cose a prosciugare ulteriormente il fiume", ha dichiarato il religioso, che si è quindi rivolto al governo chiedendo che vengano processati quei "network" che incoraggiano le donne dell'Iran all'"indecenza". "Se non lo farete allora avrete fallito", ha dichiarato Tabatabi-nejad, citato dall'agenzia di stampa semiufficiale Isna.

"Se vediamo un peccato è inutile solamente discuterne. La polizia può usare le sue forze ed eseguire operazioni per sradicare il vizio", ha aggiunto il religioso, che è membro dell'Assemblea degli Esperti, l'organo che ha il potere di nominare la Guida Suprema ed eventualmente revocarle i poteri.

Tabatabi-nejad non è il primo religioso in Iran ad affermare che il modo di vestire "immorale" delle donne può causare disastri naturali. Quando nel 2010 l'allora presidente, Mahmoud Ahmadinedjad, mise in guardia dal rischio di un gravissimo sisma nel Paese, l'hojatoleslam Kazem Sedighi spiegò: "Molte donne che non vestono con modestia portano i giovani fuori strada, corrompono la loro castità e diffondono l'adulterio nella società e ciò aumenta i terremoti".

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