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Caso Regeni, Manconi: "Si poteva lasciare vacante sede Egitto per più tempo"

Luigi Manconi accanto a Paola, madre di Giulio Regeni ad una conferenza stampa al Senato. (foto Adnkronos)
Luigi Manconi accanto a Paola, madre di Giulio Regeni ad una conferenza stampa al Senato. (foto Adnkronos)
11 maggio 2016 | 14.06
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In Egitto "si poteva lasciare vacante la sede per un congruo periodo". A dirlo all'Adnkronos è il senatore del Pd Luigi Manconi, commentando la decisione del governo di nominare ieri Giampaolo Cantini come nuovo ambasciatore al Cairo, al posto di Maurizio Massari che diventa rappresentante permanente presso la Ue ed era stato richiamato in patria per il caso della morte di Giulio Regeni.

"Non vorrei che, al di là delle intenzioni, che non conosco, il messaggio che arriva al regime egiziano risulti tranquillizzante, nel segno di una continuità ispirata da una eccessiva prudenza. Per evitare che il senso del richiamo dell'ambasciatore, avvenuto l'8 aprile, non andasse perduto, si poteva lasciare vacante la sede per un congruo periodo. E, soprattutto, si potevano assumere quei provvedimenti più decisi e quelle misure più efficaci, di cui finora non si è avuta alcuna traccia", ha detto il presidente della commissione Diritti umani del Senato.

Impegnato fin dall'inizio nella ricerca della verità sulla morte del ricercatore friulano, Manconi - tra i primi a sollecitare nelle settimane scorse il richiamo dell'ambasciatore al Cairo - ha lanciato una petizione rivolta all'Alto rappresentante per gli affari esteri dell'Unione europea Federica Mogherini per dichiarare l'Egitto "paese non sicuro" in nome di Giulio Regeni.

La stampa egiziana ha intanto dato ampio spazio alla notizia della nomina del nuovo ambasciatore Cantini. La partenza dell'ambasciatore Maurizio Massari dal Cairo "non è legata al caso di Giulio Regeni", scrive El Watan citando fonti diplomatiche , secondo le quali "la nomina di un nuovo ambasciatore italiano in Egitto è una misura del ministero degli Esteri italiano dovuta alla fine del mandato" di Massari.

Misr Journal', dal canto suo, cita le dichiarazioni di Renzi secondo cui "l'Egitto non può restare senza un ambasciatore in questo momento". Del nuovo capo della missione italiana al Cairo, la stampa locale ricorda il suo ruolo come attuale direttore generale della Cooperazione italiana e i suoi precedenti incarichi come ambasciatore ad Algeri, console generale a Gerusalemme e consigliere presso la Rappresentanza permanente d'Italia presso l'Onu.

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