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Francia, Front national primo partito. Marine Le Pen: "Rivolta del popolo contro le elites"

Marine Le Pen (Afp) - AFP
Marine Le Pen (Afp) - AFP
07 dicembre 2015 | 08.31
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Il Front National di Marine Le Pen diventa il primo partito di Francia con il 27,9% e vince in sei delle 13 regioni francesi. L'unione della destra che unisce i Repubblicani di Nicolas Sarkozy, MoDem e Udi arriva seconda al 26,8%, mentre i socialisti del presidente Francois Hollande sono terzi con il 23,3%.

E' questo il risultato del primo turno delle elezioni regionali, secondo dati ancora parziali, che segna un'avanzata per il partito di estrema destra nel primo appuntamento elettorale dopo gli attentati del 13 novembre a Parigi. Ma per sapere chi governerà le regioni bisognerà aspettare il 13 dicembre quando ci sarà il secondo turno: pur di sbarrare il passo al Front National, i socialisti hanno già annunciato il loro ritiro da tre regioni.

"Il risultato del Front National è una rivolta del popolo contro le elites". Marine Le Pen celebra così a Lille il successo del suo partito di estrema destra. E attacca "le manovre dell'apparato" dei partiti tradizionali per frenare l'ascesa dell'Fn. La leader del Front National prende di mira soprattutto i socialisti, che hanno deciso di ritirare i loro candidati dalle tre regioni dove è in testa l'Fn, invitando i propri elettori a convergere sulla destra moderata. "Il Partito Socialista, come la setta del tempio solare, ha deciso un suicidio collettivo. Questo ritiro è forse l'inizio della sparizione pura e semplice del partito socialista", ha detto la leader dell'Fn.

Marine Le Pen ha ottenuto un forte successo personale nella regione del Nord-Pas-de Calais- Picardie dove ha ottenuto il 40,6%, sbaragliando il candidato della destra Xavier Bertrand (25%) e il socialista Pierre de Satignon (18,1%). In Provenza- Alpi-Costa Azzurra, trionfa sua nipote Marion Marechal Le Pen con il 40,6%, mentre il sindaco di Nizza Christian Estrosi per la destra si ferma al 26,5% e il socialista Christophe Castaner è al 16,6%.

Il Front National è primo anche in Alsazia-Champagne-Lorena con Florian Philippot al 36,1%, in Borgogna- Franche Compté con Sophie Montel è al 31,5%, in Linguadoca- Roussillion- Midi-Pirenei con Louis Alliot al 31,8% e nel Centre con Philippe Loiseau al 30,5%.

L'unione della destra si afferma nelle regioni Auvergne-Rhone-Alpes, nella Loira e l'Ile de France. In Normandia è praticamente un testa a testa fra la destra e il Front National, mentre i socialisti sono primi in Aquitania- Limousin-Poitou-Charente, in Bretagna (dove il ministro della Difesa Yves le Drian ottiene il miglior risultato della sinistra con il 34,9%) e in Corsica.

La partita si sposta ora al ballottaggio della settimana prossima con i partiti divisi sull'ipotesi di un "Fronte repubblicano" per fermare l'avanzata dell'estrema destra. I socialisti del presidente Francois Hollande, precipitati ad un umiliante terzo posto, hanno già deciso di ritirare i candidati in tre regioni, chiedendo di fatto agli elettori di votare la destra moderata di Nicolas Sarkozy pur di sconfiggere il Front National.

"Nessuna fusione o ritiro", ha detto invece Sarkozy fin da ieri sera e il partito della destra moderata dei Republicains approva la linea del suo leader. Quasi all'unanimità l'ufficio politico del partito ha deciso che non ci sarà nessun ritiro di candidati o accordo con i socialisti in vista del ballottaggio. Uniche voci discordanti, notano i media francesi, sono stati l'ex primo ministro Jean Pierre Raffarin e l'ex ministro dell'Ecologia Nathalie Kosciusko-Morizet, numero due del partito. L'ex ministro degli Esteri Alain Juppé e l'ex primo ministro François Fillon, che sfideranno Sarkozy alle primarie della destra nel 2016, hanno deciso di allinearsi con l'ex presidente francese.

Sarkozy ha affrontato le elezioni spingendo il suo partito verso destra per battere la concorrenza del Front National. E non intende derogare da questa scelta, stringendo accordi con i socialisti pur di sconfiggere al secondo turno il partito di Marine Le Pen. I due partiti centristi Udi e MoDem, alleati dei Republicains alle regionali, avevano auspicato questa mattina degli accordi anti Front National, così come Raffarin.

Le acque sono agitate anche nel partito socialista, per il quale il voto segna una chiara sconfitta. Né il presidente Hollande, né il primo ministro Manuel Valls hanno commentato il voto. La direzione del partito ha deciso il ritiro nelle tre regioni dove il Front National ha ottenuto i maggiori risultati: Nord-Pas-de Calais- Picardie, Provenza- Alpi-Costa Azzurra e Alsazia-Champagne-Lorena- Ardenne. Ma nella terza regione, il candidato socialista Jean-Pierre Masseret, arrivato terzo con il 16,1%, ha rifiutato di ritirarsi.

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