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Crollò diga di contenimento, fango e rifiuti minerari sulla costa brasiliana: "E' una calamità"

Crollò diga di contenimento, fango e rifiuti minerari sulla costa brasiliana:
24 novembre 2015 | 17.09
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Una vasta massa marrone di fango e rifiuti minerari davanti alla costa dello Stato di Espírito Santo, in Brasile. A due settimane dal crollo di una diga di contenimento dei rifiuti di un'impresa mineraria, a seguito del quale una valanga si è abbattuta sul paesino di Bento Rodrigues, vicino alla città di Mariana, nella regione di Minas Gerais - provocando morti e feriti (FOTO) - la massa densa di detriti è arrivata sulla costa a nord di Rio de Janeiro.

Secondo il ministero dell'Ambiente brasiliano, si teme che la marea marrone possa diffondersi per oltre 9 chilometri di costa, minacciando la riserva naturale Comboios, uno dei pochi luoghi di nidificazione della tartaruga liuto - la più grande di questa specie marina - in via di estinzione.

Secondo quanto riporta il 'Guardian', il coordinatore nazionale del Centro Tamar-ICMBio Joca Thome, che ha sorvolato la zona in elicottero, ha lanciato l'allarme per una situazione definita "orribile, si tratta di una calamità. Questa enorme massa gelatinosa marrone si sta diffondendo nel mare".

Durante la sua risalita lungo circa i 650 km del fiume Rio Doce, la massa ha provocato la morte di enormi quantità di vita animale e vegetale a causa della sua torbidità che ha ridotto drasticamente i livelli di ossigeno nell'acqua. Pochi giorni fa, in un'intervista alla testata 'O Globo', il fotografo Sebastião Salgado ha denunciato che nelle zone colpite "tutto è morto, il fondale del fiume è sterile e non ha più vita biologica".

Manifestazioni per denunciare l'accaduto sono state organizzate a Perth lo scorso 19 novembre, in occasione dell'assemblea annuale della società mineraria anglo-australiana Bhp Billiton che, in joint venture con la brasiliana Vale, ha dato vita alla Samarco, proprietaria della diga crollata.

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