Se il suo successore sarà una donna, allora dovrà essere "molto, molto attraente", altrimenti "non serve a molto". A dirlo non è un inveterato maschilista, ma il Dalai Lama, che già in passato aveva auspicato per il suo ruolo di leader spirituale una successione al femminile e, non più tardi del 2009, si professò pubblicamente convinto "femminista" e "in lotta per i diritti delle donne".
In un'intervista alla Bbc, il Dalai Lama ha ricordato di quando, circa dieci anni fa, disse ad un giornalista francese che avrebbe dovuto esserci in futuro un Dalai Lama donna, perché le donne hanno una maggiore capacità "biologica" di "mostrare affetto e compassione".
Se quindi ci sarà una donna ad incarnare la massima autorità spirituale del buddismo tibetano, ha ripetuto il Dalai Lama, "il suo volto dovrà essere molto, molto attraente". E di fronte alla domanda del giornalista della Bbc che chiedeva come mai una donna Dalai Lama "debba" essere molto attraente, la risposta è stata: "Altrimenti non serve a molto".