Scontri alla frontiera con la Serbia, i migranti puntano a raggiungere la Germania
La polizia ungherese ha lanciato gas lacrimogeni contro i profughi siriani nell'affollato campo d'accoglienza di Roszke, presso la frontiera con la Serbia. Gli scontri, spiega la Bbc, sono scoppiati dopo il rifiuto dei migranti di farsi registrare e prendere le impronte digitali. I profughi temono che così facendo sarebbero costretti a chiedere asilo a Budapest, mentre il loro obiettivo è raggiungere il nord Europa e soprattutto la Germania.
Continua intanto a salire il numero dei rifugiati, in gran parte siriani, che varcano la frontiera ungherese, superando la barriera lunga 174 chilometri che il governo di Budapest sta costruendo per bloccare il flusso degli arrivi. Secondo dati diffusi oggi, le autorità magiare hanno registrato ieri 2.553 ingressi illegali provenienti dalla Serbia, 460 in più di lunedì.
Oggi a Budapest, Karoly Papp, comandante della polizia nazionale, ha annunciato che l'Ungheria creerà sei unità speciali per fare fronte alla crisi dei rifugiati al confine. La forza, formata da 2.100 uomini, sarà composta da membri della polizia e diventerà operativa a metà settembre. Gli agenti non avranno il permesso di sparare.
Fuggiti dagli orrori della guerra, migliaia di siriani sono sbarcati sulle isole greche provenienti dalla Turchia. Il loro cammino verso l'Europa settentrionale procede poi attraverso Macedonia, Serbia e Ungheria.