A Kim Jong-un piace vincere facile. In Nord Corea le chiamano 'elezioni democratiche' ma sulla scheda c'è un solo nome e molti problemi per chi decide di astenersi dal voto.
Sulla scheda elettorale per le prime elezioni locali della dittatura comunista dall'insediamento di Kim Jong-un, c'è infatti il nome di un solo candidato per ogni distretto e ognuno di loro è stato attentamente selezionato dal partito di Kim.
Alle ultime elezioni del 2011 - si legge su The Independent - l'affluenza è stata del 99.7% e l'agenzia di stampa di stato ha dichiarato che chi non ha votato si trovava all'estero o in mezzo al mare. Il governo, infatti, è in grado di accertarsi del perché alcuni cittadini non possono recarsi alle urne.
Il voto espresso con una matita rossa viene considerato come un voto negativo. Chi vota in rosso, dunque, così come chi si astiene, viene accusato di un atto di tradimento.