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Grecia, il Parlamento approva il piano di riforme

Farnesina conferma l'arresto di un italiano per gli scontri ad Atene

 (Afp)
(Afp)
16 luglio 2015 | 07.31
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L'Eurogruppo ha autorizzato i negoziati per il terzo programma di salvataggio per la Grecia con il fondo salva-Stati Esm. I ministri delle Finanze dell'area euro hanno deciso "di concedere in linea di principio alla Grecia un sostegno di stabilità di tre anni con l'Esm, soggetto al completamento delle procedure nazionali rilevanti".

E, secondo quanto scrive l'agenzia stampa ellenica Ana citando fonti bancarie, tutte le banche greche riapriranno lunedì. Rimarrà però in vigore il limite massimo di 60 euro da ritirare al giorno. Per ridurre le code ai bancomat, sarà però possibile cumulare i ritiri per due o tre giorni: ovvero se una persona non ritira denaro un giorno, quello successivo potrà prelevarne 120.

Oggi non vi sarà nessun annuncio su un rimpasto di governo in Grecia. Lo hanno riferito fonti dell'esecutivo ellenico, citate dall'agenzia stampa Ana, dopo una riunione fra il primo ministro Alexis Tsipras e alcuni dei suoi più stretti collaboratori. Erano presenti il vice premier Yiannis Dragasakis, il ministro delle Finanze Euclid Tsakalotos, il ministro di Stato Alekos Flambouraris, il segretario del gruppo parlamentare di Syrizia Christos Mantas e il portavoce del gruppo del partito in parlamento Nikos Filis. Il rimpasto appare comunque certo dopo le dimissioni del vice ministro delle Finanze Nadia Valavani e la 'ribellione' del ministro dell'Energia Panagiotis Lafazanis, il vice ministro della Sicurezza Sociale Dimitris Stratoulis e il vice ministro della Difesa Kostas Isichos, che hanno tutti votato in parlamento contro le misure chieste da Bruxelles.

Una portavoce della Commissione europea ha detto che le riforme prioritarie concordate all'Eurosummit sono state approvate dal Parlamento greco "in modo tempestivo e nel complesso soddisfacente", sottolineando che il pacchetto è stato approvato "con una maggioranza molto larga".

Questa mattina il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, alla radio tedesca Deutschlandfunk, ha ribadito che "un taglio del debito è incompatibile con l'appartenenza di un Paese nell'euro. E un Paese che volesse ottenerlo dovrebbe rinunciare temporaneamente alla moneta unica. Questa forse sarebbe la strada migliore per la Grecia". Schaeuble ha aggiunto che tuttavia sottoporrà domani con "piena convinzione" al Parlamento tedesco il piano di salvataggio della Grecia.

Per Schaeuble l'approvazione da parte del Parlamento greco del pacchetto di riforme chieste dai partner europei, è "un passo importante", ma molti economisti dubitano che i problemi di Atene possano essere risolti senza un haircut del debito. Per questo continua a credere che una 'Grexit' temporanea potrebbe forse essere un'opzione migliore.

Il Parlamento greco ha approvato il piano e il primo pacchetto di riforme chieste dai creditori internazionali con 229 voti a favore, 64 contrari e 6 astenuti. Il via libera è arrivato intorno alle 2 di notte (l'1 in Italia), oltre dunque la deadline della mezzanotte chiesta da Bruxelles. Syriza si è spaccato: a votare contro è stato anche l'ex ministro Yanis Varoufakis. Il piano è passato con i voti dell'opposizione.

Il ministro degli Interni greco Nikos Voutsis ha riferito che le prossime elezioni in Grecia potrebbero tenersi già in autunno. Voutsis ha parlato di probabilità molto alte di andare al voto. "Se non sarà settembre, sarà nel mese di ottobre", ha detto, parlando alla radio 'Kokkino'.

Dopo gli scontri di ieri ad Atene la Farnesina ha confermato l'arresto di un italiano da parte delle autorità greche. A finire in manette sono stati in 50 per gli scontri in piazza Syntagma. I violenti tafferugli sono durati circa un'ora fuori del Parlamento, impegnato a votare le nuove misure di austerity. Lo rende noto l'edizione online di Kathimerini, aggiungendo che le violenze hanno coinvolto circa 200 giovani che hanno lanciato bottiglie incendiarie e pietre contro gli agenti della polizia in tenuta antisommossa, fracassando finestre di uffici e dando fuoco ai cassonetti.

I manifestanti, che indossavano maschere o passamontagna, con grosse mazze di legno e pietre tolte dal selciato, hanno dato vita ai più pesanti scontri mai visti da quando si è insediato il governo di sinistra di Tsipras, sei mesi fa. Gli scontri sono terminati mentre al Parlamento prendevano il via le operazioni di voto sul primo pacchetto di riforme.

In precedenza, più di 10.000 persone, sostenitori di gruppi di sinistra e del sindacato filocomunista, avevano organizzato una manifestazione pacifica nel centro di Atene.

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