Il tribunale di Kabul li ha condannato a un anno di carcere per negligenza per la giovane picchiata a morte - prima di essere bruciata - con l'accusa di aver profanato copie del Corano. Una commissione d'inchiesta ha stabilito l'"innocenza" di Farkhunda il cui omicidio ha innescato proteste in Afghanistan
Undici poliziotti afghani sono stati condannati in primo grado da un tribunale di Kabul a un anno di carcere per negligenza in relazione al caso della giovane picchiata a morte a marzo nella capitale afghana da una folla inferocita che la accusava di aver profanato copie del Corano e che ha dato alle fiamme il suo corpo.
Tra i poliziotti condannati - come riferisce la tv locale Tolo - ci sono alcuni ufficiali, compreso il capo del secondo distretto di polizia di Kabul. Altri otto poliziotti sono stati assolti per mancanza di prove. A inizio mese quattro persone sono state condannate a morte per l'uccisione della 27enne Farkhunda e otto imputati sono stati condannati a 16 anni di carcere.
Una commissione d'inchiesta incaricata dal presidente afghano Ashraf Ghani di fare luce sulla vicenda Farkhunda ha stabilito nelle scorse settimane l'"innocenza" della ragazza. A marzo l'omicidio della giovane ha innescato proteste in Afghanistan per i diritti delle donne e contro le forze di sicurezza.