La pena non gli consentirà di partecipare alla grande marcia contro il Cremlino del prossimo 1 marzo
Alexei Navalny, l'oppositore numero uno del presidente Vladimir Putin, è stato condannato a 15 giorni di prigione per aver distribuito volantini che contenevano l'invito a partecipare alla grande marcia contro il Cremlino del prossimo 1 marzo, violando le restrizioni sull’organizzazione di manifestazioni. La pena non gli consentirà così di partecipare alla protesta.
L'attivista, che ieri ha lasciato il palazzo di giustizia in una macchina della polizia e indossando le manette, attraverso il blog ha esortato tutti i suoi seguaci a partecipare alla manifestazione contro le politiche del Presidente Putin.
"Per alleviare la crisi economica e politica dobbiamo esercitare pressione sulle autorità. Andiamo al raduno anti-crisi", ha detto in un video pubblicato sul suo account Twitter.
Tre giorni fa il tribunale della città di Mosca, nell'udienza di appello per truffa nel caso Yves Rocher, aveva respinto la richiesta dell'accusa di un inasprimento della pena a 10 anni di reclusione per l'oppositore russo e confermato la condanna a tre anni e mezzo con condizionale, cancellando sia una sanzione da 500mila rubli che gli arresti domiciliari.