Il fondatore di Wikileaks, io e Snowden non siamo responsabili di questo fallimento, la polizia li ha lasciati incontrollati
"Il fallimento (dei servizi segreti, ndr) nella strage di Charlie Hebdo è così evidente che bisogna porsi delle domande serie". Julian Assange interviene nel dibattito in corso dopo gli atti di terrorismo che hanno sconvolto la Francia, accusando di "incompetenza" l'intelligence transalpina. Il fondatore di Wikileaks ricorda come gli assalitori fossero dei "ben noti jihadisti" lasciati incontrollati dalla polizia francese, forse perché agivano come "informatori" o forse per "poterli arrestare pochi secondi dopo l'attacco" per ottenere visibilità sui media e maggiori finanziamenti agli apparati di sicurezza.
Assange rigetta inoltre le accuse di chi lo ritiene responsabile, insieme a Edward Snowden, la 'talpa' del Datagate, delle stragi francesi, per aver danneggiato gli apparati di sorveglianza e spionaggio elettronici occidentali. "La tragedia di Parigi -afferma- è un altro esempio di come sia necessaria la sorveglianza mirata e competente e non quella di massa".