La caccia all'uomo si concentra in una zona di 20 chilometri quadrati nel dipartimento dell'Aisne, in Piccardia. Le forze di sicurezza stanno rastrellando l'intera area. Intanto si è presentato spontaneamente alla polizia il più giovane dei tre presunti assalitori alla sede della rivista satirica. A Roma fiaccolata sulle note della Marseillaise. (Video) Alfano: "Italia sicura ma livello di allerta altissimo". Grillo e Salvini alzano il tiro: "Nel mirino anche il Papa". Radio Is esalta gli attentatori di Parigi. Abu Omar: "Tutti responsabili, dalla rivista al Vaticano". Marine Le Pen chiede referendum sulla pena di morte. La casa dei presunti assalitori /Foto. L'ultima 'profetica' vignetta del direttore della rivista. Nel 2011 la sede del giornale bersaglio di un altro attacco. I terroristi inseguono e uccidono un poliziotto (Video)
Caduta la notte, continua la caccia all'uomo per i due sospetti dell'attacco a Charlie Hebdo in una zona di 20 chilometri quadrati nel diaprtimento dell'Aisne, in Piccardia. Secondo i siti francesi si ritiene che i due fratelli Kouachi, Said e Cherif, abbiano abbandonato la loro automobile, una Clio grigia, e siano fuggiti a piedi. Un elicottero sorvola l'area di Villers-Cotterets, ad un'ottantina di chilometri da Parigi, dove un benzinaio ha riconosciuto i due sospetti.
I reparti speciali di polizia, che ha messo in campo un 'esercito' di 88mila uomini, continuano a rastrellare l'area fra Crepy-en-Valois e Longpont, con perquisizioni nelle case dei villaggi di Fleury e Corcy. Agenti muniti di cani si sono diretti anche verso la foresta demaniale di Retz. In serata il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, ha detto che uno dei due fratelli Said Kouachi, uno dei due fratello ricercati, è stato "formalmente riconosciuto" su una foto come uno degli aggressori. E confermato che sono nove lle persone arrestate nell'ambito delle indagini per l'attacco a Charlie Hebdo. Inoltre, Cazaneuve ha affermato che non è stato stabilito al momento nessun legame fra l'attacco di ieri a Charlie Hebdo e la sparatoria di questa mattina a Montrouge, in cui è stata uccisa una poliziotta.
Le autorità francesi mantengono ovviamente grande riserbo sulle operazioni in corso in Piccardia, dove oggi è stato dichiarata l'allerta massima anti-terrorismo con l'applicazione del piano antiterrorismo Vigipirate. I due fratelli sospetti, Said e Cherif Kouachi, sono stati localizzati dalla polizia nell'area grazie alla testimonianza di un gestore di un distributore di Villers-Cotteret. Secondo fonti della polizia citate dai media francesi, l'uomo ha riconosciuto "formalmente" i fratelli Kouachi. I due, riferisce 'Le Point', avrebbero attaccato la pompa di benzina, rubato della benzina e del cibo, prima di ripartire, a bordo di una Renault bianca, in direzione del dipartimento Senna e Marna.
Intanto il più giovane dei tre presunti assalitori si è presentato alla polizia nella città di Charleville-Mezieres, circa 70 chilometri a nordest di Reims. Il 18enne, che al momento si trova sotto custodia, si dichiara innocente. Il giovane, che si ritiene abbia svolto il ruolo di autista durante l'attacco, si trovava a scuola ieri mattina secondo quanto hanno affermato persone a lui vicine.
Ieri sera inoltre a Reims sono stati emessi cinque provvedimenti di fermo emessi dopo gli arresti compiuti dalla polizia. Lo rende noto France 3 Champagne-Ardenne precisando che tra i fermati figurano la sorella dei Kouachi - e suo marito, oltre alla moglie di Said Kouachi.
La Francia oggi ha osservato il lutto nazionale e sono continuate le manifestazioni di solidarietà per le vittime della strage. Manifestazioni di solidarietà sono continuate anche in tutta Europa e nel resto del mondo, mentre è stata annunciata per domenica a Parigi un vertice dei massimi responsabili dell'antiterrorismo in Europa e negli Stati Unit. Lo ha annunciato Cazeneuve, spiegando che ai colloqui parteciperanno il ministro americano della Giustizia Eric Holder, il coordinatore europeo per l'antiterrorismo Gilles de Kerchove, il commissario europeo agli Affari interni Dimitris Avramopoulos e rappresentanti dei paesi europei "più colpiti dal terrorismo". Il ministro tedesco degli Interni, Thomas de Maiziere, ha confermato alla rete televisiva ZDF che parteciperà all'incontro.