Si fa riferimento a un discorso pronunciato nel mese di marzo dal politico olandese che si era rivolto ai suoi sostenitori chiedendo loro se volessero più o meno marocchini nel paese
La procura olandese ha annunciato che il parlamentare nazionalista e fondatore del Partito antislamista PVV (Partito per la libertà) Geert Wilders dovrà rispondere dell'accusa di incitamento all'odio. L'accusa fa riferimento ad un discorso pronunciato nel mese di marzo dal politico olandese che si era rivolto ai suoi sostenitori chiedendo loro se volessero più o meno marocchini nel paese. Di fronte alla risposta - "meno, meno' - Wilders aveva detto che si sarebbe impegnato per sistemare le cose.
La procura ha avviato la sua azione dopo aver ricevuto oltre 6.400 reclami su quanto accaduto. A ottobre è stata aperta un'inchiesta preliminare e l'8 dicembre scorso è stato ascoltato lo stesso Wilders. "Ho detto ciò che milioni di persone pensano e considerano vero", ha commentato il politico su Twitter. In un comunicato, la procura ha elencato le accuse a carico di Wilders, parlando di "diffamazione di un gruppo di persone su base razziale ed incitamento alla discriminazione e all'odio".
"I politici - si legge ancora - possono spingersi molto avanti nelle loro dichiarazioni. Ma questa libertà ha un limite, che consiste nel divieto di discriminare". Wilders era stato assolto dall'accusa di razzismo da una corte di Amsterdam nel 2011.