Il 3 ottobre 1990 si concludeva il processo di riunificazione ma a 24 anni di distanza la forza economica degli stati orientali resta inferiore di un terzo rispetto al livello registrato a ovest e il tasso di disoccupazione è ancora nettamente superiore nella ex Rdt. I protagonisti della riunificazione/ FOTOGALLERY
Venticinque anni non sono bastati a colmare la distanza economica che separa la parte occidentale e quella orientale della Germania. Questa la realtà fotografata dal rapporto annuale del governo tedesco sulla situazione economica nel Paese dalla riunificazione del 3 ottobre 1990, data conclusiva del processo iniziato con la caduta del Muro di Berlino, il 9 novembre 1989. Diverse anche le percezioni nelle due regioni della Germania: i cittadini della ex Repubblica Democratica Tedesca (RDT) giudicano più positivamente gli eventi che a partire dal 9 novembre 1989 cambiarono il corso della storia del Paese di quanto non facciano i loro connazionali occidentali. "Il processo di ripresa economica dell'est è stato molto lento negli ultimi anni ", ha spiegato la responsabile del governo di Berlino per le regioni orientali, Iris Gleicke. "Malgrado la convergenza degli standard di vita tra est e ovest sia stata un successo esiste un divario economico e nel mercato del lavoro".
La forza economica degli stati orientali della Germania resta inferiore di un terzo rispetto al livello registrato ad ovest ed esiste una chiara differenza tra gettiti fiscali (937 Euro pro capite ad est, circa il doppio ad ovest) e tasso di disoccupazione, salito al 10,3 % nel 2013 ad est, ancora nettamente superiore a quello del 6 per cento dell'ovest anche se il più basso finora registrato. Tutto questo favorisce il proseguimento della migrazione interna tra la ex Rdt e la parte ovest della Germania, "una tendenza rallentata negli ultimi anni, ma che potrebbe tornare ad accelerare a medio o lungo termine", secondo il rapporto del governo. L'andamento fotografato nel rapporto viene sostanzialmente confermato dall'Istituto di ricerche economiche Ifo di Monaco, secondo cui "la distanza tra est e ovest resta praticamente costante da dieci anni. Quasi non c'è traccia di equiparazione al livello dell'ovest". Il Pil pro capite nella Rdt è fermo da anni al 66 % circa del livello della parte occidentale.
Le differenze non si limitano al piano economico, ma riguardano anche il giudizio espresso da una parte e dall'altra sul processo di riunificazione: positivo nel 75 per cento dei casi ad est, solo nel 48 per cento ad ovest secondo un sondaggio recente. Per un quarto dei tedeschi dell'ovest si è trattato perlopiu' di un inconveniente, un giudizio condiviso dal 15 per cento dei loro connazionali ad est. Nella ex Repubblica democratica tedesca, i piu' positivi sono stati i giovani di meno di 29 anni. Per il 96 per cento di loro, la riunificazione è stata soprattutto un vantaggio. Pensiero condiviso dal 66 per cento dei loro coetanei ad ovest. Resta, per una parte dei mille tedeschi di età superiore ai 14 anni interpellati per il sondaggio Infratest Dimap, un sentimento di nostalgia rispetto ad alcune cose perse con la fine della Repubblica Democratica tedesca: oltre i tre quarti degli interpellati tra i cittadini della ex Rdt sostengono che il sistema scolastico è peggiorato dopo la riunificazione. Tra gli altri punti di forza del regime comunista vengono citati anche il sistema sanitario, il welfare, e la parità uomo-donna.