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Obama: "Distruggeremo l'Is, caccia ai terroristi ovunque si trovino"

Il presidente degli Stati Uniti: "L'America guiderà un'ampia coalizione con azioni in Siria e in Iraq". E assicura: "Non è previsto un coinvolgimento di truppe". L'opposizione siriana: "Pronti a collaborare". Fabius: "Francia disposta a intervenire in Iraq". Kerry a sorpresa a Baghdad: "Is manifestazione del male, non ha nulla a che fare con l'Islam"

(INFOPHOTO)
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11 settembre 2014 | 08.32
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"Il nostro obiettivo è chiaro: depotenzieremo e distruggeremo l'Is con una strategia antiterrorismo ampia e prolungata". Il presidente americano Barack Obama ha annunciato agli americani l'intenzione di combattere contro i jihadisti dello stato islamico.

"Daremo la caccia ai terroristi che minacciano il nostro Paese, ovunque essi si trovino" ha chiarito il presidente, aggiungendo: "Questo significa che non esiterò a intraprendere azioni contro l'Isil in Siria, così come in Iraq. Si tratta di un principio fondamentale della mia presidenza: se minacciate l'America non troverete più un rifugio sicuro".

Obama ha però precisato che non è previsto un coinvolgimento "di truppe da combattimento americano sul terreno all'estero". Si tratta di un'azione antiterrorismo che "verrà condotta utilizzando le nostre forze aeree e sostenendo i nostri partner presenti sulle linee del fronte" ha proseguito il leader della Casa Bianca citando l'esempio della Somalia e dello Yemen e annunciando l'invio di altri 475 consiglieri militari americani in Iraq, per un totale di 1700. "L'America - ha assicurato - guiderà un'ampia coalizione per far rientrare questa minaccia terroristica".

L'Is, ha poi sottolineato Obama nel suo messaggio pronunciato alla vigilia dell'anniversario degli attentati dell'11 settembre, "non ha nulla di islamico" perché "nessuna religione incoraggia il massacro di innocenti".

"Se lo si lascia fare - ha concluso - lo Stato islamico rappresenterà un pericolo crescente aldilà della regione, compreso in territorio americano".

Intanto, un appello al Congresso americano affinché sostenga la strategia illustrata dal presidente arriva dalla Coalizione nazionale siriana delle forze dell'opposizione. Il gruppo, che rappresenta l'opposizione all'estero al regime di Bashar al-Assad e che è riconosciuto dall'Occidente, ha chiesto particolare attenzione per la Siria, dove è in corso una guerra civile da marzo 2011: "La Coalizione siriana è pronta e disposta a collaborare con la comunità internazionale, non solo per sconfiggere l'Is, ma anche per liberare il popolo siriano della tirannia del regime di Assad" ha dichiarato il suo presidente Hadi al-Bahra, sottolineando che ''combattere solo l'Is non può portare a una regione stabile e libera dagli estremisti''.

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