"Non ho intenzione di commentare quello che dice il professor Zangrillo, avrà i suoi motivi per fare le sue affermazioni. Io di malati ne vedo da 44 anni, sono un medico in ospedale" e vedo "pazienti con patologie più affini a quelle che vede Zangrillo, occupandomi di malattie infettive". Il professor Massimo Galli, responsabile di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, commenta così all'Adnkronos il tweet di Alberto Zangrillo, primario di Anestesia e Rianimazione dell'ospedale San Raffaele di Milano, che ieri ha riacceso le polemiche su virologi ed epidemiologi che intervengono in tv.
Nella fattispecie, Zangrillo aveva replicato a un utente che lo ringraziava per il miglioramento delle condizioni di salute di una persona a lui vicina esprimendosi così: "Che figata salvare vite umane mentre gli sciacalli che non hanno mai tenuto la mano a un malato sparano cazzate in televisione".
Zangrillo: "Bello salvare vite mentre sciacalli sparano cazzate in tv"
Parole che hanno sollevato un polverone di polemiche in rete, perché, a detta di alcuni, sembrano rivolte ai colleghi che non lavorano in reparto. "Non mi sento toccato da queste affermazioni - spiega Galli - Sono anche stanco di alimentare contrapposizioni che sono diventate oggetto di satira tra me e il professor Zangrillo, mi sembra fuori luogo. Di contrappormi non mi è mai importato nulla".