"Proprio per disattendere queste leggi balorde vado contro la legge". Così il sindaco di Riace, Domenico Lucano, in un dialogo intercettato dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'inchiesta della procura di Locri che ha portato oggi all'arresto domiciliare del primo cittadino per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. "Io la carta d'identità gliela faccio - spiega Lucano, riferendosi ad una donna alla quale era stato negato per tre volte il permesso di soggiorno, "io sono un fuorilegge, sono un fuorilegge, perché per fare la carta d'identità io dovrei avere un permesso di soggiorno in corso di validità".
"In più lei deve dimostrare che abita a Riace, che ha una dimora a Riace - ha aggiunto Lucano - allora io dico così, non mando neanche i vigili, mi assumo io la responsabilità e gli dico va bene, sono responsabile dei vigili...la carta d'identità tre fotografie, all'ufficio anagrafe, la iscriviamo subito…".
"Allora, io fino ad ora la carta d'identità l'ho fatta così", ha dichiarato il sindaco nella conversazione intercettata, spiegando di essere "responsabile dell'ufficio anagrafe e stato civile, come sindaco". "'L'impiegato che c'era prima è andato in pensione - ha aggiunto - sotto i 3.000 abitanti l'ho assunta io questa delega, quindi ho doppia valenza diciamo, sia come sindaco e soprattutto come responsabile dell'ufficio... proprio per disattendere queste leggi balorde vado contro la legge però non è che le serve molto che ha la carta d'identità...".