Uno scontrino con scritte offensive sarebbe stato consegnato a una coppia gay al termine di una cena in un locale di Roma. A denunciare i fatti, che risalgono a giovedì scorso, è Fabrizio Marrazzo, responsabile Gay Help Line e portavoce Gay Center. La coppia, racconta, "era andata" in un ristorante della capitale "per passare una serata tranquilla. Ordinando dei primi, hanno chiesto di sostituire del pecorino con del parmigiano. Alla fine della cena - continua Marrazzo -, quando è arrivato lo scontrino, hanno trovato scritto sullo scontrino: 'pecorino NO frocio SI'. I ragazzi hanno fanno notare al cameriere che tale scritta non è divertente, ma il cameriere ridendo riferisce che sarebbe stato un errore del computer, continuandoli a prendere in giro". Dopo i fatti, la coppia ha contattato il sito LGBT Bitchyf ed il numero verde 800713713 Gay Help Line, dove è stato loro assicurato supporto legale.
"Non è accettabile - sottolinea Marrazzo - che una coppia gay non possa andare in un ristorante nel centro della capitale senza venire offesa e rovinarsi la serata. Richiediamo alla sindaca Virginia Raggi di revocare la licenza al ristorante e valutare anche le sanzioni da adottare". "I ristoranti - annota ancora - sono dei locali con licenza pubblica e pertanto azioni discriminatorie non possono essere consentite. Inoltre, invitiamo sin da subito tutti i cittadini e turisti a boicottare tale ristorante". Quanto accaduto al ristorante, osserva Marrazzo, "è un fatto molto grave. Purtroppo ogni anno riceviamo oltre 20 mila contatti al nostro servizio, per episodi di omofobia, e molti di questi episodi - conclude - sono visti come divertenti dagli aggressori anche in casi di violenza".
LICENZIATO IL CAMERIERE - "Un atto inqualificabile dal quale prendiamo le più decise e convinte distanze. Il cameriere è stato licenziato". Così in una nota la direzione della Locanda Rigatoni dove ieri è stato emesso lo scontrino. "Giovedì 19 luglio è accaduto un fatto grave. Nel nostro locale, un cameriere ha compiuto un atto inqualificabile nei confronti di due clienti - si legge nella nota della direzione del locale - stampando sulla comanda un insulto omofobo, da cui tutta la direzione e il personale della 'Locanda Rigatoni' prende le più decise e convinte distanze".
"Ci teniamo a precisare che, fermo restando la gravità dei fatti, la direttrice del locale ha immediatamente condannato l’atto del cameriere e si è scusata con i clienti, inorridita dal fatto incriminato come e, se possibile, più di loro. Coerentemente con tale comportamento, - continua la nota - comunichiamo che il cameriere è stato licenziato in tronco, non rappresentando in alcun modo la filosofia e lo stile della Locanda Rigatoni. Ovviamente il cameriere responsabile di questa spiacevole vicenda ne risponderà in prima persona".
"La proprietà, lo staff del locale e la direttrice da sempre considerano la Locanda Rigatoni la casa di tutti - sottolinea ancora la nota della direzione -. Siamo da tempo impegnati in programmi per l’integrazione di rifugiati nel nostro locale e chiediamo ufficialmente alla comunità LGBT di costruire insieme un percorso per riaffermare i valori di tolleranza, rispetto e apertura, - conclude - che sono da sempre gli elementi fondanti del nostro modo di fare ristorazione".
Per il portavoce di Gay Center Marrazzo di tratta però di un licenziamento arrivato troppo tardi: "Il licenziamento del dipendente, da parte delle Locanda Rigatoni, dopo lo scontrino omofobo, è un azione tardiva fatta dai proprietari, solo a seguito del nostro interventi, dei media e della campagna di boicottaggio lanciata dal web che ha visto il rate del loro locale passare da 4,5/5 a circa 1,5/5 come visibile dalla loro pagina".
"La proprietaria - rileva Marrazzo - quando è stata informata giovedì, invece di sanzionare immediatamente il dipendente e scusarsi ha fatto 30 minuti di discussione senza mai scusarsi. I locali con licenza pubblica non possono effettuare azioni discriminatorie verso i clienti, per colore della pelle, per religione, per orientamento sessuale, etc., chi lo fa va sanzionato".
Marrazzo ringrazia invece "il Comune per l'intervento di controllo che andrà ad effettuare, ed attendiamo di conoscere le sanzioni che verranno attuate. Ricordiamo inoltre che per molti giovani è già difficile essere lesbiche, gay e trans a scuola ed in famiglia, quindi, se anche quando vanno in un locale vengono discriminati, questo significa recludere i nostri giovani nel totale isolamento e vietargli di fatto di fare coming out, per questo reputiamo questa azione gravissima".