Il numero di migranti giunti in Italia nel primo semestre del 2018 è in calo di oltre l'80% rispetto a un anno fa. E' quanto emerge da un'analisi statistica a cura del dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione pubblicata oggi sul sito del Viminale. Il report, che illustra la situazione relativa al numero dei migranti sbarcati in Italia a decorrere dal 1 gennaio 2018 fino al 10 luglio 2018 comparati con i dati riferiti allo stesso periodo dei due anni precedenti, rileva infatti che c'è stata una notevole riduzione dei migranti arrivati nel nostro paese.
In particolare, nel 2018 sono sbarcati in Italia 16,935 migranti, ovvero rispettivamente il 78,22% e l'80,13% in meno rispetto allo stesso periodo del 2016 (77.733 migranti) e del 2017 (85.211 migranti). Per quanto riguarda i migranti provenienti dalla Libia, mentre nel 2017 si sono segnalati 81.523 arrivi, nel primo semestre del 2018 si è registrato un calo dell'85,85%, contando 11.535 arrivi.
Degli oltre 16mila migranti arrivati nel 2018 in Italia, rileva ancora il report del Viminale, risultano ricollocati 12.725, di cui 5439 in Germania, 1408 in Svezia, 1020 nei Paesi Bassi. Tra i paesi che finora hanno accolto più migranti vi sono anche Svizzera (921), Norvegia (816) e Finlandia (779). Agli ultimi posti, invece, vi sono Lituania, Croazia, Bulgaria ed Estonia, rispettivamente con 29, 21, 10 e 6 migranti ricollocati.
Si tratta di persone provenienti soprattutto da Tunisia (3.071), Eritrea (2.561), Sudan (1.582), Nigeria (1.231) e Costa d'Avorio (1.028) sebbene, tra i paesi d'origine dichiarati al momenti dello sbarco, vi siano anche Mali, Guinea, Pakistan, Iraq e Algeria. I porti maggiormente interessati dagli sbarchi, invece, sono Pozzallo (3107 migranti), Catania (2786 migranti) e Messina (2394 migranti). Seguono Augusta, Trapani, Lampedusa, Palermo, Porto Empedocle, Crotone, Reggio Calabria e Cagliari.