"Quando i fascisti ci fanno pubblicità". E' quanto ha scritto in un tweet - poi rimosso - la ong tedesca Mission Lifeline condividendo l'annuncio social di Matteo Salvini sulla chiusura dei porti italiani alla sua nave, intervenuta nel Mediterraneo Centrale in soccorso di un gommone con 118 persone, tra cui 14 donne, 4 bambini, 1 neonato. Mission Lifeline ha poi corretto il tiro in un tweet successivo: "No, @matteosalvinimi non è naturalmente un fascista. Ci è scivolato il mouse".
La 'rettifica' non è però bastata al ministro italiano, la cui risposta è netta: "Una pseudo associazione di volontariato che dà del 'fascista' al vicepremier italiano? Questi non toccheranno mai più terra in Italia". Ma non basta. In due tweet successivi il vicepremier ha infatti rincarato la dose, prima avvertendo che "a casa nostra comandiamo noi, la pacchia è STRA-FINITA, chiaro? Insulti e minacce non ci fermano", poi sottolineando come "la pseudo associazione di volontariato tedesca, con nave battente bandiera olandese, batte cassa con un appello in italiano... Ci prendono per scemi, ma in Italia la musica è cambiata!".
A tutti i migranti a bordo "sono stati forniti giubbotti salvagente", ha sottolineato la ong tedesca, che ha poi spiegato di aver aiutato il trasferimento dei rifugiati sulla nave cargo Viking Amber diretta al porto di Misurata. "Noi siamo preoccupati che queste persone venga riportate indietro in Libia dopo il loro salvataggio sulla Viking Amber", ha detto Alex Steier in una dichiarazione inviata via mail alla Dpa. Ma secondo il ministro dell'Interno italiano anche la nave Seefuchs della ong tedesca Sea Eye dovrà "cercarsi altri porti (non italiani) dove dirigersi".